LAVORO: SUI DATI ISTAT DI LUGLIO

Di Giorgio Langella del Comitato Centrale PCI

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A luglio 2016, la forza lavoro (occupati + disoccupati) è stimata in 25.708.761 unità ( a giugno la stima era di 25.810.766 unità). Gli occupati sono in calo e passano dai 22.828.018 di giugno ai 22.765.158 (-62.860 unità). Anche i disoccupati sono in calo in quanto in giugno erano 2.982.748 e in luglio sono stimati in 2.943.603 (-39.145 unità). Questo unico dato positivo viene cancellato dalla crescita degli inattivi dai 13.610.006 di giugno ai 13.663.098 di luglio (+53.092 unità).

Gli occupati dipendenti con contratto “permanente” sono stimati in 14.855.103 e registrano un lieve calo (quasi 5.000 unità) rispetto ai 14.859.990 stimati in giugno. I lavoratori dipendenti con contratto a termine sono 2.446.450 circa 10.000 in più rispetto ai 2.436.062 di giugno.

Altri dati rivelano che gli occupati con età compresa tra i 15 e i 24 anni sono a luglio 950.077 (a giugno erano 993.315). Nella stessa fascia d’età le persone in cerca di occupazione sono 613,742 a giugno ed erano 590,519 a giugno.

Nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni gli occupati sono stimati in 4.090.557 unità (erano 4.128.808 a giugno) le persone in cerca di occupazione sono 861.235 (a giugno erano 837,481).

Nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 49 anni gli occupati sono stimati in 9.909.270 unità (erano 9.938.438 a giugno) le persone in cerca di occupazione sono 997,553 (a giugno erano 1.032.386).

Gli ultracinquantenni occupati sono, a luglio, 7.312.777 (erano 7.255.441 a giugno), mentre quelli che cercano lavoro sono 465.258 a luglio (erano a giugno 510.587).

Il tasso di disoccupazione per i giovani con età compresa tra i 15 e i 24 anni è del 39,2% (+1,9% rispetto a giugno), per chi ha tra i 25 e i 34 anni il tasso di disoccupazione cresce al 17,4% di luglio dal 16,9% di giugno.

Un disastro. Ma qualcosa di prevedibile dopo aver letto i dati diffusi dall’INPS e relativi al primo semestre del 2016.

Questi dati sono l’ennesima conferma che le varie “riforme” sul lavoro (e sulle pensioni) oltre ad essere inique, sono un completo fallimento. Cala l’occupazione e cala la forza lavoro. Adesso ci diranno che anche la disoccupazione è leggermente calata … ma questo unico dato positivo è dovuto al fatto che gli inattivi (chi, cioè, vorrebbe lavorare ma ormai è rassegnato a non trovare occupazione e non è iscritto nelle liste di disoccupazione) stanno crescendo. a vedere alcun futuro.

Il tasso di disoccupazione giovanile continua a crescere, sia in termini percentuali che assoluti, ed è maggiore rispetto a quello del luglio 2015. Ma cresce anche la disoccupazione tra chi ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. E cresce il numero dei lavoratori più anziani che non riescono a raggiungere il diritto alla pensione. Questo è il risultato delle sciagurate politiche liberiste e delle “riforme” volute da governi e partiti che “hanno in odio” la Costituzione e i diritti che i lavoratori si sono conquistati con decenni di lotte durissime.

Comunque si leggano questi sono tutti dati che dimostrano l’inadeguatezza, l’incapacità e, anche, la disonestà intellettuale e politica di chi è stato messo a governare la nostra povera patria. Gli stessi che voglio snaturare la Costituzione della nostra Repubblica che dovrebbe essere fondata sul diritto al lavoro e che è stata, invece, ridotta a una malinconica società decadente dove non si riesce

Bisogna fermarli.

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