Sardegna:il PCI esce dalla maggioranza regionale

di Giuseppe Ibba, Segretario regionale PCI Sardegna

In occasione della riunione del Comitato Regionale del P.C.I. tenutasi in Oristano il giorno 23 dicembre 2016, con votazione unanime e un solo astenuto, il Partito Comunista ha preso la decisione di uscire dalla maggioranza che guida la Regione Sardegna e di collocarsi autonomamente all’opposizione.

La decisione è maturata al termine di una discussione che ha visto impegnati tutti gli organismi dirigenti del partito nelle varie sezioni e federazioni territoriali.

Il Segretario Regionale, Giuseppe Ibba, nella sua relazione ha evidenziato i punti di maggior dissenso e criticità verso la giunta Pigliaru e sull’azione di governo della maggioranza a guida PD, a cominciare dal fallimento delle politiche sul lavoro (siamo una delle regioni con il più alto tasso di disoccupazione specie quella giovanile), il fallimento di tutto il comparto industriale dal polo di PortoTorres, proseguendo per quello di Ottana, per finire con il disastro del Sulcis-Iglesiente, complice la disarmante inerzia della giunta regionale.

Esprimiamo forti critiche verso le politiche della Scuola e dell’Università (vedi polo universitario di Nuoro) per  proseguire sul versante della Sanità: è stata affidata ad una sola persona la gestione di circa il 50% del bilancio della Regione Sardegna, riforma presentata come “epocale” ma che di epocale ha solo le vergognose liste d’attesa per visite ambulatoriali e specialistiche che i cittadini sono costretti a sopportare da anni.

Per quanto riguarda le politiche sui trasporti dobbiamo registrare un aumento sconsiderato delle tariffe sui trasporti ARST, che vanno a penalizzare soprattutto (guarda caso) le categorie dei lavoratori pendolari e gli studenti, a fronte di un servizio carente e strade provinciali che ormai in alcuni territori sono diventate delle vere e proprie mulattiere.

Il settore agro-pastorale, in seguito al crollo del prezzo del latte e con l’inerzia dell’Assessorato, continua ad attraversare una crisi infinita, così pure il settore dell’edilizia con la perdita di migliaia di posti di lavoro, e non basta certo la proroga della legge n. 8 (Piano Casa) o l’annunciata ennesima Legge Regionale sull’edilizia a risollevare le sorti di questo importante settore.

Continua inesorabile lo spopolamento delle zone interne a causa di una politica dissennata fatta di soppressioni di servizi primari, quali le scuole, e importanti presidi ospedalieri, uffici postali e sportelli bancari, con i nostri centri storici che somigliano sempre più a paesaggi spettrali ed abbandonati a se stessi, nel totale degrado edilizio.

Abbiamo assistito ad una continua guerra tra fazioni all’interno del Partito Democratico e alla pratica ormai consolidata del “travaso” di consiglieri da un gruppo all’altro, in Consiglio Regionale, nella totale inosservanza del mandato ricevuto dagli elettori e per questo irrispettosa degli elettori stessi. Non possiamo certo continuare a parlare di giunta di centro-sinistra e sovranista, con una maggioranza servile, inerme ed impotente verso il governo nazionale a guida PD, con Presidente e vice Presidente schierati in maniera vergognosa per il SI al referendum renziano, solo in prospettiva di future poltrone parlamentari, ed ancora al loro posto dopo la sonora batosta elettorale.

La lista potrebbe continuare ma basta e avanza per revocare la fiducia a questa maggioranza che ha fatto “carta straccia” del programma elettorale presentato ai cittadini.

Il P.C.I. si colloca all’opposizione. Saremo vigili, attenti e propositivi, sempre in difesa dei lavoratori e delle classi più deboli della nostra regione.

 

Cagliari, li 03/01/2017

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