Il PCI alla manifestazione del 25 Marzo contro l’UE e la NATO

di Segreteria Nazionale PCI

Il prossimo 25 marzo i massimi rappresentanti dei Paesi membri dell’Ue saranno in Italia per celebrare i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, con cui venivano istituite la Comunità economica europea e la Comunità europea per l’energia atomica, antesignane dell’attuale Unione. Il Partito Comunista Italiano quel giorno sarà in piazza, assieme ad altre forze politiche e sociali, per far sentire alta la voce di dissenso dei comunisti: un dissenso profondo e netto nei confronti di questa Unione europea, costruita a misura degli interessi del grande capitale transnazionale e ai danni delle condizioni di vita e dei diritti della gran parte dei cittadini continentali.

A smentita della retorica celebrazione delle magnifiche sorti e progressive di questa cosiddetta “integrazione”, la storia di questi ultimi decenni sta a dimostrare che sin dall’inizio Bruxelles ha imposto politiche pesantemente antipopolari in nome di un’austerity che ha significato decine di milioni di disoccupati, l’impoverimento e l’umiliazione di interi Paesi (come purtroppo sa bene la popolazione greca), l’approfondirsi delle differenze tra le condizioni economico-sociali dei Paesi membri, a tutto vantaggio dei Paesi centrali (Germania in testa) e a scapito dei Paesi cosiddetti periferici (tra cui l’Italia). In definitiva, un’Unione – ma sarebbe meglio dire una “disunione” – costruita unicamente sulla tenuta della sua moneta unica, senza una comune politica fiscale e sociale, balbettante in politica estera e al seguito delle sciagurate avventure belliche della Nato: dipendenza – quest’ultima – sul terreno strategico e militare, per nulla attenuata ed anzi pericolosamente confermata dalla proposta di un esercito europeo (appunto esso stesso alle dipendenze della Nato). Un’Europa della moneta, delle banche e delle imposizioni tecnocratiche in luogo di un’Europa della pace, della solidarietà, dell’emancipazione sociale e della partecipazione democratica.

Il Partito Comunista Italiano, mantenendo in cima alla sua agenda politica la tutela degli interessi delle classi popolari italiane ed europee, considera di primaria importanza opporsi a questa Unione europea, così come – sul piano della politica internazionale – considera strategicamente essenziale contrapporsi all’espansionismo imperialista degli Usa, in vista di un mondo multipolare. Il prossimo 25 marzo saremo dunque in piazza a Roma, auspicando il massimo di partecipazione – con gli striscioni e le bandiere del nostro partito – per dire No all’Unione europea, No all’euro, No alla Nato.

 

 

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