IL PCI A FIANCO DEI COMPAGNI/E DELLA CAROVANA ANTIFASCISTA NEL DONBASS

di Fosco Giannini, segreteria nazionale PCI, responsabile dipartimento esteri

Pubblichiamo di seguito una nota relativa alla visita della “Carovana antifascista nel Donbass”, dalla quale emerge  sia la gravissima posizione tenuta dal presidente dell’Ucraina Poroshenko, che chiede l’arresto e l’estradizione dei compagni che hanno partecipato alla “Carovana”, che quella del Ministro degli Esteri italiano, che fa propria, nella sostanza, l’accusa di Poroschenko, aggiungendo una propria minaccia alla “Carovana”.

Il PCI,che ha da sempre stigmatizzato la natura nazifascista del governo Poroshenko; che ha promosso decine e decine di iniziative pubbliche in Italia contro l’intervento a Kiev degli USA, della NATO e dell’UE a favore del “golpe” nazifascista che ha portato al potere l’attuale presidente ucraino; che sempre si è schierato a fianco della lotta antifascista del popolo del Donbass; che ha sempre denunciato, sul piano nazionale ed internazionale, la persecuzione, da parte di Kiev, dei comunisti e delle comuniste del Donbass e che è parte attiva della “Carovana”, il PCI esprime innanzitutto la piena solidarietà ai compagni e ai militanti che in questo maggio hanno avuto il coraggio di denunciare, nelle terre del Donbass, la violenza fascista di Kiev e, insieme, denuncia il gravissimo atteggiamento di Poroshenko e l’altrettanta grave e subordinata decisione del Ministro degli Esteri del governo (PD) di Gentiloni.

Sia la minaccia di Poroshenko che la posizione assunta dal Ministro degli Esteri italiano devono indurre e indurranno i compagni e le compagne, le forze antifasciste e democratiche a continuare e rafforzare denuncia e la lotta contro il nazifascismo di Kiev. Per questa lotta il PCI è in prima linea.

 

DONBASS: LETTERA DELL’USB

Si è conclusa la visita della “Carovana antifascista” nel Donbass durata una settimana e che ha partecipato alla festa dei lavoratori del 1° maggio. La delegazione italiana era composta da rappresentanti sindacali di USB, tra i quali Paola Palmieri dell’Esecutivo nazionale confederale e Cinzia Della Porta e Marco Benevento del Dipartimento internazionale del sindacato, da Giorgio Cremaschi coordinatore di Eurostop e del Forum Diritti Lavoro, dalla parlamentare europea del PRC Eleonora Forenza e dal gruppo musicale “Banda Bassotti”.

Il presidente dell’Ucraina Poroshenko chiede ora l’arresto e l’estradizione di coloro che hanno partecipato alla Carovana antifascista nel Donbass e li accusa di aver violato le leggi anti-terroristiche ucraine. Ma non basta, si chiede anche alle autorità europee l’arresto e l’estradizione dei partecipanti alla Carovana.

In una nota di risposta alle autorità ucraine il ministero degli Esteri italiano ha informato di aver inviato “… agli organizzatori di questa provocazione le informazioni sulla responsabilità penale per violazione della legge ucraina. L’Italia ha sottolineato che il suo governo sostiene l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e questa posizione rimane invariata…”.

Assurda è la richiesta di Poroshenko ma ancor più grave la mancanza di una reazione adeguata del governo italiano di fronte alla provocazione del governo di Kiev.

Già in occasione della prima visita internazionale di solidarietà al Donbass il governo di Kiev aveva comminato il divieto di ingresso per 5 anni in Ucraina ad alcuni membri della delegazione USB. Ora si chiede addirittura l’arresto e l’estradizione!

Per quel che ci riguarda siamo fieri di aver disobbedito a Poroshenko e di aver partecipato ad una iniziativa antifascista e per questo ringraziamo tutti coloro che si sono recati nel Donbass e tutti coloro che li hanno calorosamente accolti. Ricordiamo all’Italia e all’Europa che i regimi fascisti non possono essere considerati partner commerciali e che vanno combattuti sempre e ovunque.

Per questi motivi USB, aderente al WFTU (la Federazione Sindacale Mondiale) lancerà un appello a livello internazionale rivolto ai sindacati di tutto il mondo contro la provocazione del regime ucraino.

 

USB Unione Sindacale di Base

 

 

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