14° CONGRESSO DEL PCdoB, i saluti del PCI

di FOSCO GIANNINI, Segreteria nazionale PCI, Responsabile Dipartimento Esteri; GIUSI GRETA DI CRISTINA, Comitato Centrale PCI, Responsabile nazionale per i rapporti con l’America Latina

Si svolgerà a Brasilia, dai prossimi 17 e 19 novembre, il 14° Congresso del Partito Comunista del Brasile (PCdoB), a cui il PCI è stato ufficialmente invitato. Di seguito, i saluti del PCI agli importanti lavori congressuali dei compagni e delle compagne del Brasile

Alle compagne e ai compagni del PCdoB.

Carissime compagne, carissimi compagni,

il Partito Comunista Italiano è onorato di aver ricevuto il vostro invito per partecipare al 14° Congresso del PCdoB. Non potendo, purtroppo, prendervi parte fisicamente, vi inviamo il nostro saluto più fraterno.

Il vostro Congresso si svolgerà a pochissimi giorni dalle celebrazioni in Russia e nel mondo della Rivoluzione d’Ottobre. È impossibile non confrontarsi, oggi più di ieri, con la grandezza di quell’ esperienza, con la densità liberatoria di quella Rivoluzione che ha permesso, alle classi fino ad allora soggiogate, di liberarsi e decidere del proprio destino. Questo è il comunismo, compagne e compagni, la possibilità data alle donne e agli uomini della Terra di creare un mondo migliore, giusto, libero, equo, socialista. Antimperialista.

In questi ultimi venti anni l’America Latina è stata foriera di esperienze politiche di marca dichiaratamente socialista che hanno rappresentato in maniera quasi unica un laboratorio in cui la prassi comunista – altrove considerata finita per sempre, soffocata dalla caduta dell’URSS – non solo ha continuato ad esistere, ma ha dato dimostrazione di una freschezza e di una attuabilità che hanno contraddetto ogni affermazione di “fine della storia”.

Il Brasile di Lula si è inserito perfettamente dentro questo percorso rivoluzionario: grazie alle politiche luliste il Brasile ha conquistato dignità, ha tolto dalla povertà milioni di brasiliani, ha dato loro casa, sanità, istruzione. È riuscito addirittura ad estinguere il proprio debito e a cancellare quello di altri Paesi nei suoi confronti, nel segno della cooperazione fra popoli fratelli. Lula ed il Brasile sono stati centrali nella costruzione del Mercosul e nel dialogo col Venezuela. Il Brasile è addirittura entrato nell’importantissimo fronte economico che è costituito dai BRICS.

E proprio oggi, dopo il golpe finanziario di Temer contro Dilma, dopo gli assalti giudiziari contro Lula, il Brasile si gioca – con le prossime elezioni – la possibilità di ridare vita a quel sogno, di riprendere il filo dell’alternativa socialista contro il neoliberismo di cui l’attuale governo golpista del Brasile si è subito fatto portavoce, distruggendo i diritti acquisiti dai lavoratori.

Non possiamo che augurare al PCdoB che il suo ruolo sia sempre più centrale e indispensabile nella ricostruzione di un Brasile di uguaglianza, nella prospettiva della costruzione del socialismo, nel solco di quella grandiosa esperienza che è stata il Socialismo del Siglo XXI, a fianco degli altri Paesi fratelli dell’America Latina che continuano a subire, come il Brasile, golpe malcelati e violenti ingerenze.

Viva il Brasile!

Viva l’America Latina!

Viva il PCdoB!

 

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