No ad un nuovo intervento militare in Libia. L’Italia si dissoci dall’iniziativa statunitense e sostenga una soluzione politica in Libia.
Come in una coazione a ripetere sempre le stesse politiche, gli stessi errori ed orrori, il presidente Obama, senza nemmeno l’autorizzazione del Congresso, ha ordinato l’apertura di un nuovo fronte di guerra, su richiesta “a la carte” di uno dei tre governi che si contendono il potere in Libia. E, come sempre, il Governo italiano si è allineato a partire dalla concessione dell’uso delle basi.
In queste ore, e nelle prossime settimane, gli 80.000 abitanti di Sirte, uomini, donne bambini, sostenitori od ostaggi di Daesh che siano, saranno sotto i bombardamenti, vittime non collaterali della competizione per il controllo del petrolio libico.
“Non c’è soluzione militare all’affermazione di Daesh”, ripetono da tempo il presidente statunitense e il nostro governo. Parole di circostanza: la loro politica è un’altra cosa.
Come in Afghanistan nel 2001, in Iraq nel 2003, in Libia e Siria negli anni più recenti, i bombardamenti della NATO uccideranno migliaia di civili, creeranno nuove e più radicali generazioni di terroristi, contribuiranno al permanere e all’estendersi della guerra civile avviata dal precedente intervento e che si alimenta della competizione tra le potenze internazionali e regionali.
L’Italia ha grandi responsabilità, per i ramificati rapporti che le derivano anche dal proprio passato coloniale e per la grande influenza che ha sulla economia libica, e deve metterle a disposizione, da una posizione di neutralità, di una soluzione politica che attraverso la pace e la riconciliazione nazionale ponga le basi per una effettiva e duratura sconfitta del totalitarismo jiadista.
Per questo nel ribadire “Fuori l’Italia dalla NATO, fuori la NATO dall’Italia”, invitiamo tutti e tutte a partecipare e ad aderire al Presidio contro la guerra in Libia che si terrà venerdi 5 agosto alle ore 18 nella piazza del Parlamento a Roma.
Partito della Rifondazione Comunista e Partito Comunista Italiano
Roma, 4/8/2016