Dichiarazione di Mauro Alboresi, Segretario nazionale PCI
Nei giorni scorsi, come noto, il Partito Comunista Italiano, ha promosso, unitamente ad altre realtà organizzate, l’appello “Mai più fascismi” quale prima risposta all’atto terroristico che sabato scorso ha colpito quella città, e che solo per caso non si è trasformato in strage.
Un’azione fascista pianificata, rivendicata, che rappresenta un’ulteriore escalation nella spirale di odio e di violenza che ha investito, con gran parte dell’Europa, il nostro Paese, e la cui responsabilità va ricercata nella rappresentazione strumentale del disagio sociale che tanta parte della destra ha fatto, continua a fare, fomentando la “guerra tra poveri”, all’insegna della xenofobia, del razzismo, rifacendosi alle pagine più buie della storia.
A tale appello ha fatto seguito l’indizione di una manifestazione nazionale per dire basta a tutto ciò, per richiamare tutti al rispetto dei principi e dei valori sanciti dalla Costituzione repubblicana.
Abbiamo appreso con stupore dell’invito rivolto agli organizzatori dal sindaco, in accordo con la Prefettura ed il Ministro degli Interni, affinché la stessa si tenesse in altra data ed in altro luogo, delle motivazioni addotte.
Con stupore abbiamo appreso della disponibilità di alcune tra le realtà promotrici di tale manifestazione di accondiscendere allo stesso.
Per noi è e resta una richiesta sbagliata, per il senso e la portata di tale pacifica manifestazione, inaccettabile, ancor più a fronte del fatto che si è contemporaneamente consentito che Casa Pound e Forza Nuova, organizzazioni dichiaratamente fasciste, esprimessero apertamente in tale contesto il proprio sostanziale sostegno all’azione in questione.
Nessuna ambiguità di fronte a quanto successo, nessuna giustificazione. Contro il fascismo, NON UN PASSO INDIETRO!