80 euro al mese per mantenere un figlio?!?

di Maria Carla Baroni, Direzione nazionale PCI

 

Il governo giallonero, che potremmo chiamare anche governo pistolero dopo le norme appena varate, aveva annunciato di voler rilanciare natalità e riempire culle vuote, ma, invece di varare seri programmi  strutturali  per creare nuovo lavoro stabile per donne e uomini e gli indispensabili servizi pubblici educativi e socioassistenziali a costo simbolico per le fasce a reddito basso e medio, che cosa fa? Ripropone i bonus, alla faccia del cambiamento…Ben tre bonus, contentino tappabuchi che  servirà a coloro che tutto sommato sono già in grado di far fronte da sole/i alle proprie scelte di vita ed escludono di fatto tutte le altre e gli altri.

Il bonus mamma consiste in un versamento di 800 euro una volta soltanto erogato al settimo mese di gravidanza per far fronte alle spese necessarie per i primi mesi di vita del figlio: e per gli altri 18 anni in cui occorre mantenere i pargoletti? Provvede la Provvidenza? Con il nome di bonus bebè è previsto un contributo  per ogni bambino nato o adottato nel 2019 con una cifra differenziata per fasce di reddito: le famiglie con un Isee sino a 25.000 euro annui (poco più di 2.000 euro mensili) riceveranno un contributo di 960 euro erogato alla nascita – e quindi anche in questo caso una volta soltanto – e quelle con un Isee entro i 7.000 (583 euro mensili o anche meno!) un contributo di 1920 euro corrisposto con versamenti di  80 euro al mese per 24 mesi, cioè due anni!

Possibile che non ci si renda conto che si tratta di una colossale presa in giro o – meglio – di un deliberato insulto? Bastano 80 euro al mese in più per mantenere un figlio se il reddito familiare è di 580 o anche meno? Ma niente paura: se si tratta del secondo figlio il contributo è aumentato del 20%…

Il terzo bonus riguarda gli asili nido, aumentato da 1.000 a 1.500 euro all’anno: potrebbe sembrare un passo avanti e in termini assoluti lo è, ma se pensiamo che la retta di un nido ammonta a qualche centinaia di euro al mese, come la mettiamo?

Il governo dei bonus si riconferma antipopolare  e l’unica speranza è che gli e le “aventi diritto” ai bonus se ne rendano conto in fretta.

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