Dario Marini – Segretario Regionale PCI Veneto
Assistiamo ad una vergognosa campagna mediatica contro l’ANPI e il presidente Gianfranco Pagliarulo, colpevoli di aver preso una posizione non allineata a quella del governo e dei giornalisti filoatlantici rispetto alla guerra Ucraina. Una posizione critica e storicamente motivata, lontanissima dal “filo-putinismo” di cui Pagliarulo viene accusato, e molto più vicina all’effettiva realtà degli eventi che hanno portato al conflitto. La macchina del fango si è subito attivata, tirando fuori addirittura un vecchio post del 2014 di Pagliarulo, nel quale non viene espresso alcun supporto a Putin, ma solo legittime preoccupazioni rispetto a un governo, quello Ucraino, notoriamente contaminato da fazioni neonaziste (responsabili del terribile rogo di Odessa del 2 maggio 2014) e non certo campione di democrazia, come testimoniano la messa fuori legge di tutti i partiti comunisti già dal 2014, e quella di tutti i partiti di opposizione risalente al mese scorso.
La memoria storica e i valori della resistenza, preziosamente conservati e rinvigoriti dall’ANPI, sono il vero obiettivo di questa feroce campagna mediatica, che punta a delegittimare non solo l’ANPI ma anche la tradizione antifascista che rappresenta. Una tradizione evidentemente molto scomoda in un momento di nuovo sdoganamento della guerra e del neonazismo che vediamo imperversare su TV e giornali di tutto il mondo, insieme a un’ubriachezza bellica sempre più sfrontata e pericolosa.
Il PCI esprime tutto il proprio appoggio all’ANPI e a Pagliarulo, ed è pronto a rinnovare ancora una volta il proprio impegno per i valori della resistenza e dell’antifascismo durante le iniziative del 25 aprile, con tante bandiere rosse e nessuna bandiera della NATO.
Dalla mia esperienza di vita, lavorativa e non, devo dire che, purtroppo , nulla è cambiato in meglio per le persone ” normali”. È necessario sempre continuare a far conoscere i valori della solidarietà, fratellanza. Un modo differente di vita è possibile.