Il mattino del 12 agosto di ottant’anni fa si è compiuta la strage di S.Anna di Stazzema per mano dei nazisti suddivisi in tre battaglioni delle SS che giunsero in paese con l’aiuto fondamentale dei fascisti versiliesi che li guidarono fra le montagne partecipando al massacro.
Una strage di 560 innocenti fra donne, anziani e 130 bambini tra cui la piccola Anna di soli 20 giorni.
Di questo crimine aberrante contro l’umanità i fascisti versiliesi sono colpevoli come i nazisti.
Eppure ancor oggi ci sono dei personaggi inqualificabili che infangano il nome di quella strage cercando attenuanti a quel crimine odioso e imperdonabile per il quale è difficile trovare le parole adeguate per descriverne l’orrore.
Quello di S. Anna di Stazzema è un massacro che non può essere perdonato e del quale bisogna mantenere intatta la memoria.
Il PCI non dimentica; noi non possiamo farlo.