Reddito 2024: va tutto bene?

Notizia di ieri 3 settembre 2024: “Cala il reddito reale delle famiglie, cresce il divario
con l’Ue” (fonte: titolo de ilsole24ore.it)

I dati sono quelli esposti di Eurostat nelle tabelle sul “Quadro di valutazione sociale”.
In pratica, nel 2023, il reddito disponibile reale lordo delle famiglie è diminuito ed è
oltre il 6% inferiore a quello del 2008. Inoltre, se il reddito medio europeo sale da
110,12 a 110,82 (il riferimento è rispetto al 2008 considerato pari a 100) quello
italiano cala da 94,15 del 2022 a 93,7 del 2023.

Assistiamo a un declino economico e industriale che grava sostanzialmente sulle
spalle di chi lavora. La cancellazione dei diritti elementari a un lavoro sicuro e ben
retribuito, le privatizzazioni selvagge in qualsiasi settore (dalle industrie strategiche
alla sanità pubblica, all’istruzione), l’assenza di qualsiasi politica di sviluppo, i
risultati ottenibili dalle nuove tecnologie (intelligenza artificiale compresa) destinato
ai profitti privati, una politica fiscale che colpisce le fasce più deboli e il ceto medio
mentre si “ammorbidisce” di fronte alle grandi ricchezze … hanno portato a una
situazione come quella descritta da Eurostat.

È necessario invertire una rotta fallimentare che porta al disastro e alla miseria l’intero
Paese. Lo Stato deve riprendere il ruolo di pianificatore, controllore e protagonista
diretto dello sviluppo. Bisogna avere il coraggio di attuare la Costituzione e non di
stravolgerla. I comunisti sono in campo e lottano per ridare speranza che il futuro
possa essere migliore.

Chi governa, invece, vuol far credere che va tutto bene, che l’economia tiene, che
l’occupazione è in crescita … sono solo parole perché, intanto, le famiglie che vivono
e lavorano in Italia sono sempre più povere.

Non c’è che dire, questi sono i risultati grandiosi dei governi che si sono succeduti dal
2008 a oggi. Da quando, cioè, i comunisti non sono più nelle istituzioni nazionali.

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