La Federazione PCI Sulcis Iglesiente solidarizza con i lavoratori e le lavoratrici della Portovesme S.r.l. e
delle ditte d’appalto per la fermata degli impianti produttivi. Apprendiamo che resta attivo solo il forno
Weltz, che tratta residui di lavorazione e produce scorie che vengono lasciate in eredità al territorio:
una beffa! Ci tolgono il lavoro ma ci lasciano le scorie!
La situazione del Polo si aggrava sempre più e ora ci si mette anche l’autoritarismo di un’azienda che ha
fatto profitti anche sugli sconti dell’energia.
Certamente occorre sottolineare che le scelte della Glencore sono le scelte che la politica accetta
acriticamente: sono le regole della libertà di mercato e dell’impresa, le quali danneggiano l’ambiente, la
salute delle persone e la dignità del lavoro.
Lo ripetiamo ancora: riteniamo che occorra cambiare radicalmente l’approccio avuto finora; occorre
sviluppare un piano industriale nazionale in cui vengano rilanciare le filiere produttive del Polo, in
un’ottica di soddisfacimento del fabbisogno nazionale.
Lo Stato deve avere un ruolo centrale nel controllo e gestione degli investimenti, nazionalizzando le
produzioni, stavolta con un’elevata attenzione all’impatto ambientale e alla salute.
Occorre inoltre un corposo rinnovamento tecnologico impiantistico e di processo, nonché un vasto, serio
e credibile piano di bonifiche, argomento spesso dimenticato o trattato con superficialità.
Senza un vero Piano Industriale per la Sardegna e per il Paese, gli impianti di Portovesme rimarranno in
balia degli interessi privati di investitori ai quali non interessa nulla dei lavoratori e delle lavoratrici del
Polo di Portovesme; le vertenze continueranno, l’emergenza lavoro non avrà fine e gli impianti verranno
definitivamente spenti.
Carbonia-Iglesias, 10/09/2024
Federazione
PCI Sulcis Iglesiente
Ringrazio tutti i vertici del Partito Comunista Italiano e gli altri compagni militanti per le lotte sacrosante a favore dei diritti dei lavoratori contro le privatizzazioni della sanità, i tagli alla spesa pubblica, l’aumento dell’età pensionabile e dei contributi necessari, contro le privatizzazioni delle risorse produttive e energetiche nazionali, contro le guerre e a favore dell’uscita dell’Italia dalla NATO e rompere l’alleanza con gli Stati Uniti. Viva il PCI!