La questura ha vietato qualsiasi manifestazione per la Pace e la solidarietà al popolo palestinese che si sarebbe dovuta svolgere a Roma il 5 ottobre. Una decisione grave e inaudita.
Mentre il governo e l’esercito israeliani continuano a bombardare Gaza, a uccidere i palestinesi in Cisgiordania, ad attaccare il Libano provocando decine di migliaia di vittime civili, donne e bambini, si impedisce di manifestare a favore del popolo palestinese in spregio di qualsiasi diritto e di quanto è scritto nella nostra Costituzione.
È un altro passo verso il declino democratico che sta vivendo il nostro paese.
L’approvazione alla Camera dei deputati del DDL sicurezza, inoltre, è la chiara dimostrazione che si vogliono smantellare i principi e i valori della Repubblica democratica nata dalla Resistenza restaurando forme autoritarie che devono essere contrastate senza se e senza ma.
Impedire le dimostrazioni di ripudio della guerra e di solidarietà verso il popolo palestinese vuol dire essere complici di quanto sta accadendo. Il PCI chiama a un’azione unitaria tutte le forze che credono nella Pace, nella solidarietà, nel diritto del popolo palestinese a vivere libero e sovrano nella propria nazione.