Disintegriamo la campagna di cui si riempiono la bocca lor signori, per il tramite della propaganda di parte, amplificata da certa stampa e non solo.
Da mesi si divulga la notizia che, in occasione della festa della Befana, sarebbe stata riconosciuta una premialità. Per bontà del Governo, la premialità è stata anticipata e verrà riconosciuta unitamente alla tredicesima.
Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di un importo massimo di 100,00 euro, da riproporzionare in base ai giorni utili per il calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente.
Senza esprimere un giudizio sull’importo (anche 10,00 euro alle volte possono fare la differenza, sempreché si sia in presenza dei servizi sanitari e sociali adeguati e accessibili a tutti), soffermiamoci sui criteri stabiliti per accedere a questo bonus:
- Il reddito complessivo dei lavoratori non deve superare i 28.000,00 euro, inclusi specifici redditi esenti ed escludendo i redditi dell’abitazione principale.
- Spetta in presenza di coniuge non legalmente ed effettivamente separato e di almeno un figlio, entrambi fiscalmente a carico. In presenza di un nucleo familiare monogenitoriale, il bonus è riconosciuto in presenza di almeno un figlio a carico.
- I lavoratori dovranno presentare richiesta scritta, indicando i codici fiscali del coniuge e del/dei figli fiscalmente a carico, autocertificando di possedere i requisiti di reddito e familiari previsti dalla norma.
Dunque, in presenza dei requisiti, con la tredicesima verrà erogato il bonus. In fase di conguaglio, a dicembre, se si supera il reddito di 28.000,00 euro, il sostituto d’imposta recupera l’importo. Anche in fase di dichiarazione dei redditi, se vengono meno i requisiti reddituali, l’importo viene recuperato.
La disposizione risulta ancora una volta offensiva, discriminante e truffaldina.
Offensiva perché per chi lavora è necessario destrutturare e ricostruire un sistema che garantisca il vivere e non il sopravvivere e non è certo attraverso questi spot-bonus-una tantum che si può costruire un futuro dignitoso.
Discriminante perché la platea cui si rivolge l’attenzione include unicamente chi ha un nucleo familiare “tradizionale”.
Truffaldina perché, come in passato, giocando sulla poca chiarezza non saranno pochi a ritrovarsi al dover restituire quanto ricevuto.
“Noi siamo convinti che anche questo intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita” Enrico Berlinguer.
Non possiamo venir meno.
Lottiamo.
Emanuela Seno
Dipartimento Nazionale Lavoro