Il PCI con Cuba, il suo popolo e la sua rivoluzione, contro il “bloqueo” e l’imperialismo

Il Partito Comunista Italiano è vicino al popolo, al Governo Rivoluzionario e al Partito Comunista di Cuba in queste ore così difficili.

Da venerdì scorso il Sistema Elettrico Nazionale è andato in blocco per carenza di combustibile, fatto causato principalmente dalla guerra economica condotta dagli USA contro l’Isola socialista fin dai primissimi anni della Rivoluzione.

L’intera popolazione cubana è rimasta senza luce e in molti casi anche senza acqua (a causa del blocco delle pompe elettriche). I tecnici e i lavoratori addetti hanno prima di tutto provveduto a far tornare l’energia elettrica negli ospedali e nei servizi pubblici essenziali e gradualmente il servizio è in fase di ristabilimento per la popolazione (il 50% delle famiglie cubane è tornata a disporre della corrente).

Come se non bastasse in queste ore la tempesta tropicale “Oscar” si sta abbattendo sulla parte orientale dell’Isola, con venti fino a 120 km/h, mareggiate e allagamenti.

La ben organizzata ed esperta Difesa Civile sta operando per garantire la sicurezza dei cittadini (ospitati in strutture e nelle case di altri cubani in luoghi sicuri) e di limitare al massimo i danni materiali.

Come sempre gli sparuti gruppi della “opposizione” stanno cercando di dar vita a proteste di strada, strumentalizzando le oggettive forti difficoltà attraversate dal popolo e dall’economia cubani (dovuti principalmente al blocco USA e al crollo del turismo verificatosi durante l’emergenza COVID), nella speranza di generare una situazione di caos che metta in pericolo la continuità della Rivoluzione. Ma la gran parte della popolazione sa bene che questi “oppositori” vengono finanziati e organizzati proprio da chi ha la principale responsabilità di questo stato di cose, dovuto all’embargo economico e commerciale al quale Cuba è sottoposta: gli USA e (direttamente o per subalternità) la gran parte dei suoi alleati.

Alleati che, nel caso dell’Italia, hanno beneficiato del lavoro del personale sanitario cubano nella lotta contro il COVID in Lombardia e Piemonte e ne beneficiano tuttora in Calabria, dove il disastrato Servizio Sanitario Regionale sta ricevendo l’apporto professionale e umano delle centinaia di medici e paramedici messi a disposizione dal Governo Rivoluzionario di Cuba, che stanno prestando servizio circondati dall’affetto e dalla stima degli utenti.

L’Italia e l’Unione Europea non possono continuare a versare lacrime di coccodrillo su una situazione della quale sono corresponsabili, ma devono contribuire a vanificare gli effetti nefasti del più che sessantennale “bloqueo” USA, investendo e commerciando con l’Isola, nel rispetto della sua indipendenza e del sistema politico e sociale che liberamente si è data.

La Rivoluzione Cubana ha visto passare undici Presidenti statunitensi che non sono riusciti a soffocarla ed è continuata fino ad oggi nonostante il crollo dei Paesi socialisti nel 1989-91. Continuerà a superare tutte le sfide e ne uscirà rafforzata, grazie ad un popolo cosciente ed istruito e ad un Partito depositario dell’eredità di José Marti, del meglio della cultura marxista e leninista, oltre che dell’eredità ed esempio del Comandante in Capo Fidel Castro e del Comandante Ernesto “Che” Guevara. La richiesta di entrare nei BRICS come Paese “partner” sottolinea la determinazione e l’impegno del Governo Rivoluzionario di Cuba a continuare e rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento latinoamericano e mondiale nella lotta contro l’imperialismo e per un nuovo equilibrio mondiale multipolare.

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