GIANI PRENDA POSIZIONE CONTRO IL POTENZIAMENTO DI CAMP DARBY
Camp Darby: una base logistica americana in terra italiana, unica per importanza, destinata allo smistamento di mezzi e armi e, grazie alla connessione con il porto di Livorno, una via strategica per le guerre. È mai possibile, quando da ogni parte del Paese si levano richieste di pace, tollerare il potenziamento infrastrutturale e l’operatività di una base che garantisce le guerre volute e sostenute nel mondo dagli Stati Uniti d’America con il solo scopo di mantenere il proprio ruolo di controllo economico mondiale? Altro che esportatori di democrazia!
Il Partito Comunista Italiano chiede al Presidente della Regione Giani di prendere posizione contro quanto sta accadendo, contro chi alimenta le guerre, contro l’uso del territorio italiano, del territorio toscano per scopi bellici.
L’Italia ripudia la guerra, ma nei fatti è in guerra contro la Russia, la Cina, la Palestina. Se davvero crede nella pace, Giani mostri coraggio e dica no alle guerre dell’imperialismo americano; condanni, come il sindaco di Bologna e il presidente De Luca, lo sterminio giornaliero condotto dal governo israeliano con l’appoggio degli USA e delle colonie europee. Dica no all’occupazione del suolo italiano per scopi bellici. Assuma un ruolo di pace e scenda in piazza con la bandiera della Palestina.
Noi abbiamo bisogno di pace e pretendiamo che si riaccenda il dialogo. Ci schieriamo contro ogni decisione e ogni scelta che alluda e prepari alla guerra, contro tutti i conflitti che servono solo ai padroni e sottraggono risorse per la vita delle persone.
Il PCI invita le forze politiche che si richiamano ai valori antifascisti e democratici della Regione Toscana a opporsi all’arrivo di armi nelle basi USA, che di fatto confermerebbe il coinvolgimento in guerra dell’Italia. Diciamo no all’escalation della tensione e alla cultura della guerra, sì al dialogo per la costruzione della pace.
Partito Comunista Italiano
Segreteria regionale Toscana