Nella crisi della Stellantis (ex FCA e prima FIAT) ci sono alcuni aspetti che è difficile ignorare e che dimostrano l’assoluta incapacità, mista all’avidità, di un “apparato dirigente” attento unicamente a sé stesso senza prospettive per il futuro.
Ci troviamo adesso con le “dimissioni” del CEO Carlos Tavares che ha dimostrato perlomeno inadeguatezza nel suo ruolo. Di fatto la crisi della casa automobilistica viene riversata sulle lavoratrici e sui lavoratori che ne pagano il prezzo. Il prezzo che sono costretti a pagare non è solo per qualcosa di strutturale ma anche per elargire dividenti e retribuzioni ai dirigenti, compreso quello di Tavares che sembra proprio che abbia fallito nel suo ruolo.
Ebbene, ci sembra forse logico e giusto che un solo personaggio come l’ormai ex CEO possa aver usufruito, nel 2023, di una retribuzione di 36,5 milioni di euro? Una cifra che un operaio percepisce in oltre 1.550 anni di lavoro. E si prospetta una buonuscita di parecchie decine di milioni.
Inoltre, nei suoi quattro anni di esistenza, il gruppo Stellantis ha distribuito agli azionisti circa 23 miliardi di euro. Miliardi elargiti a “lorsignori” mentre, in Italia, il numero dei lavoratori è calato di circa 13.000 unità e, dal 2021 al maggio 2024, la spesa dello Stato Italiano per la cassa integrazione la spesa dello Stato per la cassa integrazione a Stellantis ha raggiunto i 703 milioni.
Non sono forse questi esempi di un capitalismo rapace che ha come obiettivo l’accumulo di ricchezza nelle mani di pochi a spese di chi lavora e dello Stato (ovvero di quella parte di collettività che paga le tasse)? E non si dovrebbe porre rimedio senza fare sconti, senza concedere attenuanti ma con un’azione decisa dello Stato che prenda in mano la situazione da protagonista e non da elargitore di denaro pubblico ai privati? Quelli di Stellantis non sono forse esempi di qualcosa che ha poco a che fare con la civiltà e tanto con la barbarie?
È il sistema nel quale viviamo che permette tutto questo favorendo l’aumento a dismisura delle differenze tra chi lavora e chi fa soldi sfruttando il lavoro altrui. Un sistema tutt’altro che democratico che è diventato irriformabile e che deve essere trasformato dalle radici. Tutto favorito dall’inesistenza di un piano di sviluppo industriale che possa contrastare la trasformazione del lavoro di tanti in guadagno di pochi. Rifiutiamo di assistere a questo declino rassegnati e inerti.
Dobbiamo scegliere tra socialismo e barbarie.
Una parola in Più per Stellantis, dovete anche sapere che dei poveri Cristi hanno contribuito ai dividendi miliardari dei signori di Stellantis comperando i bitcoin da Eron Musk . Quindi un po’ di colpa l’hanno coloro che non osano informarsi, ma che con i loro comportamenti danno adito a questi Capitalisti di fare affari anche sulla loro pelle. Come Maserati messo in cassa integrazione un bel numero di persone e pretendeva pure che gli operai si comperassero le auto Maserati.