“Abbiamo dato asilo ai perseguitati, da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, abbiamo conservato i figli alle madri, gli uomini alle spose. Abbiamo predicato la giustizia contro i prepotenti fascisti e ladri, contro i ricchi carnivori di fatica e sangue”.
Così scrisse Alcide Cervi nelle sue memorie, descrivendo il sacrificio dei suoi sette figli.
Ovidio, Gelindo, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Agostino.
Contadini, emiliani, comunisti, fucilati dai nazifascisti insieme a Quarto Camurri il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia. Uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale erano i loro ideali.
A 81 anni di distanza, il loro ricordo rimane indelebile nella mente di tutti noi comunisti. E come tutte le altre vicende legate alla nostra Resistenza, anche il sacrificio dei Fratelli Cervi deve risuonare come un monito per le donne e gli uomini che oggi hanno a cuore la democrazia e la libertà: mai abbassare la guardia nei confronti dell’ingiustizia, dell’intolleranza, del fascismo dilagante!
Il loro impegno rivive ogni giorno nelle nostre lotte: ORA E SEMPRE RESISTENZA!
PCI Liguria