21 gennaio – PCI: Veniamo da lontano e andiamo lontano

Il 21 Gennaio 1921 al Teatro San Marco di Livorno veniva fondato il Partito Comunista d’Italia, poi Partito Comunista Italiano, l’organizzazione politica che meglio ha rappresentato nella storia d’Italia i desideri di libertà ed emancipazione delle masse popolari. La sua elaborazione politica, già a partire dalle tesi del congresso di Lione del 1926, portò ad una strategia e ad una cultura politica autonome ed originali, faticosamente coltivate durante i duri anni della clandestinità e fatte maturare durante la Resistenza antifascista, coronando questo percorso con il fondamentale apporto del PCI nella trasformazione repubblicana dell’Italia e nella stesura della nostra Costituzione.

Questo afflato di libertà, pur nelle diverse condizioni politiche e sociali, venne rappresentato dal PCI anche nel dopoguerra, facendosi portavoce delle istanze di milioni di operai, di contadini, di lavoratori sfruttati, di tutti quegli uomini e quelle donne “che sognavano una libertà diversa da quella americana”, una libertà che non fosse umiliazione e rassegnazione quotidiane ma riscatto e dignità umane. Istanze ancora valide, necessarie ed attuali, forse oggi più di allora.

Chi considera finita l’epoca delle ideologie senza mai smettere di rimarcarlo a meno di quando fa comodo, chi fa parte di un partito o va a braccetto con un partito che, oltre alle schifezze della sua azione politica (attentato alla Costituzione, privatizzazioni, smantellamento dell’articolo 18, Jobs act, riforma della scuola, riforma della sanità, autonomia differenziata, posizioni vergognose circa la politica internazionale, leggi elettorali antidemocratiche, etc., etc.) ha avuto il coraggio di votare al Parlamento Europeo per l’equiparazione tra nazismo e Comunismo, non è assolutamente degno di ricordare la storia ed il 104esimo anniversario della nascita del Partito Comunista d’Italia divenuto poi Partito Comunista Italiano.

Ricordare questo anniversario per noi significa recuperare il meglio di quella tradizione, riattualizzandola, dandole sostanza e forza.

Questa ricorrenza è nostra, è dei Comunisti, è di chi, coerentemente, non ha mai abbandonato né rinnegato le proprie idee e le proprie origini continuando, giorno per giorno, ad operare per la ricostruzione di un “tessuto” fondamentale, di una reale alternativa comunista, coerente e ferma sui valori fondanti e le sensibilità di quel grande Partito che, grazie alle sue lotte, dopo aver contribuito alla Liberazione del Paese, ha permesso di ottenere diritti e libertà per lavoratori e meno abbienti.

Diritti che, negli anni, sono stati devastati anche da chi, come il PD o altre compagini di centrosinistra, mascherati da sinistra, hanno portato avanti le peggiori politiche liberiste degne della destra.

Auguri a tutti noi Compagni, a tutti noi Comunisti per questo anniversario e per un futuro grande come una storia, la nostra.

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