Corona virus anche per ricchi e ricchissimi?

di A.Do.C. – Assemblea delle Donne Comuniste

Alcuni giorni fa ho letto che a Padova vivono in strada trecento persone, ogni tanto ne incontro qualcuna e vedo la loro sofferenza. Mi pare impossibile che in questo paese possa esserci una tale diseguaglianza sociale partendo dagli homeless per arrivare al vertice in cui troneggiano numerosi ultramiliardari.

La ricchezza italiana, fatta di immobili, conto correnti, titoli, fondi, prodotti assicurativi, obbligazioni e simili, si calcola in oltre 10mila miliardi (per inciso, circa quattro volte il debito pubblico), fatto che pone l’Italia al decimo posto dei paesi nella classifica mondiale ed al terzo fra i paesi della Ue. Di questa ricchezza, tremila miliardi riguardano il patrimonio finanziario che continua a crescere e che riguarda solo un quarto delle famiglie italiane; le statistiche sono “vergognose” e raffigurano una società sempre più classista, cioè il 20% più ricco degli italiani detiene quasi il 70% della ricchezza nazionale, l’1% circa il 40%.

I dati di quest’anno non ci sono ancora e sicuramente si farà sentire l’effetto della pandemia ma già si legge che la ricchezza finanziaria risulta aumentata anche con il Covid o forse grazie al Covid.

Ma questi super ricchi italiani non sentono nessuna responsabilità nei confronti del paese Italia, la cui popolazione sta stringendo la cinghia per fare fronte alle ripercussioni della pandemia in atto?

L’art. 41 della Costituzione non li riguarda? Esso recita che “L’iniziativa economica privata…….. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale ……..La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”. Se poi viene letto insieme anche al’art. 53 “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”, si può solo affermare che i più ricchi non stanno dando alcun segno di responsabilità sociale verso il paese ed il resto della popolazione italiana, il che implicherebbe un loro diretto e significativo coinvolgimento per fermare la crescita della povertà.

A chi vive in strada ed agli altri poveri, che si diversificano (tremenda realtà) in più gradazioni, non si applica certo il famoso articolo 3, 2° comma della Costituzione “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ……”

E’ logico che se non si tassa progressivamente reddito e, soprattutto, ricchezza, i ricchi lo diventeranno sempre di più mentre i poveri saranno sempre più indigenti perché l’welfare ha bisogno di risorse per realizzare pienamente l’art. 3, non crescendo i denari sugli alberi.

CI VORREBBE UNA PATRIMONIALE, ha dichiarato pochi giorni fa il filosofo Cacciari, addirittura qualche settimana fa la stessa Fornero (!) ma nessun parlamentare ha il coraggio di nominarla, temendo ricadute negative sul piano elettorale. Non si tratta di tassare i conti correnti di diverse migliaia di euro, frutto spesso di sacrifici, né di tassare la prima od anche la seconda casa, come è già stato fatto in passato, ma di chiedere ai grandi ricchi di contribuire, nel rispetto della progressività, considerata l’attuale situazione, alla tenuta e poi alla crescita economica e sociale dell’intero paese e dell’intera popolazione italiana.

5 Comments

  1. Vittorio Bigio

    Temo che UNA PATRIMONIALE serva a poco, molto poco.
    I veri ricchi hanno conti correnti con pochi euri o addirittura in rosso !

    Saranno i tanti risparmiatori di qualche migliaio di euri a venir tassati .

    Concordo compagno, occorre un vero socialismo terzo millennio, temo che nessuno sia ancora in grado di proporlo

  2. elfio

    In ogni angolo vi sono situazioni umane disastrose, nessuno muove un dito / bisogna creare i consigli territoriali della classe subalterna per coinvolgere direttamente le persone e creare organi di governo alternativi, che sappiano altresì creare analisi critica, l’intellettuale collettivo / vi sono contraddizioni madornali nel campo della pandemia dove la vaccinazione dovrebbe essere obbligatoria per non mettere a rischio la vita di tutti gli altri- libertà non vuol dire diritto di uccidere un altro / sulle strade vi sono ogni anno migliaia di morti, vengono vendute auto che superano i 130 orari previsti dal codice della strada / per eliminare le guerre, la violenza bisogna partire con l’abolizione delle armi facendo referendum / a scuola si insegnano i romani, il medioevo ma non è ancora entrata la storia del fascismo e della Resistenza / l’alimentazione con carne animale che vive come gli uomini porta a malattie, a un subconscio di sadismo e di guerra eppure l’educazione alimentare nelle scuole non è ancora entrata, si aspetta che l’individuo si ammali per arricchire il profitto dei farmaci / ecc…..bisogna promuovere referendum per sensibilizzare, educare, spostare i concetti e i modi di vita.

    1. elfio

      quale moderazione, bavaglio, quale comunismo ??????

  3. luigi b.

    Eccome che ci vuole/vorrebbe la Patrimoniale che faccia pagare i ricchi e i ricchissimi. Una Patrimoniale che tassi i grandi patrimoni che sono tanti e in costante crescita e ovviamente non qualche soldino derivante dal risparmo, se oggi per i più (lavoratori, pensionati, reddito fisso ecc) è ancora possibile risparmiare. Ma questa classe politicante non la applicherà mai in quanto tra chi dovrebbe pagare ci sarebbero anche loro. Quindi figuriamoci se questi istituiscono una Patrimoniale. Quando e se ne parlano è solo chiacchiera sterile, aria che esce dalla bocca di imbonitori elettorali.

  4. Sergio

    Ciao Elfio, Classe subalterna: brutta e obsoleta espressione se riferita alla Classe Operaia, credo possa ancora utilizzarsi al plurale nel senso di strati sociali e classi prive di un proprio programma antagonista, disgregati e privi di una missione storica da svolgere: tipo piccola borghesia, sottoproletariato ecc. Quando parliamo di Operai preferisco di gran lunga, Classe Operaia, Classe Rivoluzionaria, o genericamente Proletariato

    Alla Redazione: sono un vecchio operaio metalmeccanico, saldatore per 10 anni nei cantieri edili e 20 anni in fabbrica di Sesto S.G. reparto magli/trafila e delegato di reparto, leggo per la prima volta il vostro giornale e mi trovo in gran parte d’accordo con le vostre analisi critiche, molto meno per le proposte di riforma che non abbiamo la forza di sostenere a livello di massa.
    Critica del tutto secondaria per l’iconografia della testata che considero datata e poco attraente oggi per i giovani operai ma anche per i vecchi sconfitti, come me, che sotto queste bandiere hanno vissuto il lungo, penoso processo revisionista operato dal gruppo dirigente sfociato poi nei Berlinguer della “politica dei sacrifici” e nei figuri come Renzi, Letta ecc.
    Un moderno restyling non sarebbe male

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *