Domani a Roma il PCI alla Manifestazione Nazionale

di Ufficio Stampa. Ripubblichiamo l’adesione della Segreteria Nazionale PCI alla Manifestazione Nazionale che partirà domani alle ore 14:00 da Piazza Vittorio e terminerà in Piazza Venezia con gli interventi delle forze che l’hanno indetta, tra cui quello del  nostro segretario Mauro Alboresi.

Il PCI aderisce con piena convinzione allo sciopero generale del prossimo 10 novembre indetto dal sindacalismo di base e, assieme alle forze politiche e sociali che fanno parte della Piattaforma Sociale Eurostop, indice per l’11 novembre una manifestazione nazionale a Roma. Il PCI s’impegnerà con i suoi dirigenti e i suoi militanti sia alla riuscita dello sciopero che a quella della manifestazione, due giornate di lotta che finalmente, rispetto al silenzio e all’inerzia di troppi, anche a sinistra, anche nel mondo sindacale, rilanciano con forza i temi della difesa del lavoro, della pace, dello stato sociale, della democrazia e dell’antirazzismo, valori centrali messi sotto il feroce e prolungato  attacco delle politiche iperliberiste e neo imperialiste dell’Unione Europea, gestite e fatte proprie, in Italia, dal Partito Democratico e dai suoi governi – compreso il governo Gentiloni -, contro i quali siamo chiamati a costruire un’alternativa sociale e politica, di classe e di massa. Il movimento operaio complessivo italiano, i disoccupati, gli inoccupati, i precari, i pensionati, gli immigrati, vedono oggi la loro condizione sociale continuamente peggiorare sotti i doppi colpi dell’Unione Europea “germanizzata” e dell’imperialismo USA e della NATO, i due soggetti che, più di ogni altro, con i loro progetti di espansionismo militare, economico e politico sul piano mondiale, mettono oggi in discussione la pace nel mondo e l’autonomia dei popoli e degli stati e attraverso la richiesta continua del rialzo delle spese militari attaccano ulteriormente le condizioni di vita dei popoli e dei lavoratori. Per tutti questi motivi, la lotta contro l’Unione Europea, contro le politiche liberiste supinamente adottate in Italia anche dai governi a guida PD, contro l’esercito europeo in costruzione, contro gli USA e le sue politiche di guerra e per l’uscita dell’Italia dalla NATO, deve essere sostenuta da un nuovo movimento di lotta e di massa che la riuscita dello sciopero generale del 10 novembre e la riuscita della manifestazione dell’11 novembre a Roma debbono contribuire a mettere in campo.

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