FROSINONE: LA LOTTA DI VERTENZA FRUSINATE

di Tiziano Ziroli,  PCI Frosinone

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In provincia di Frosinone nell’ottobre del 2014 ad Anagni un gruppo di disoccupati si interrogava sulla situazione Frusinate, si chiedeva come mai nessuno parlasse della disoccupazione, dopo vari incontri nel maggio del 2015 nella sede provinciale del ex Pdci, gentilmente messa a disposizione, i disoccupati formavano ufficialmente la Vertenza Frusinate.

Si avviava un Comitato, formato da rappresentanti di tutte le vertenze aperte sul territorio e da disoccupati di varie appartenenze politiche e sindacali. L’obbiettivo?

Chiaro dall’inizio: tenere alta l’attenzione sulla disoccupazione e sugli ammortizzatori sociali che man mano stavano finendo.

Primo passo fu quello di scrivere ai sindacati per chiedere un incontro ed iniziare una strada insieme. Purtroppo non ci fu risposta, da nessun sindacato. Sempre nel maggio del 2015 scrivemmo anche al presidente della Provincia, il quale un paio di settimane dopo ci rispose e i primi di giugno 2015 lo incontrammo. Nella cordialità dell’incontro gli esponemmo i nostri problemi e insieme decidemmo di organizzare un “Tavolo Inter Istituzionale” tra Vertenza Frusinate, i sindacati, l’Amministrazione Provinciale, gli eletti del territorio e le organizzazioni datoriali.

Dopo qualche tempo riuscimmo a far svolgere questo tavolo, ma il risultato fu negativo perché si concluse con promesse vane e nessun impegno preciso da parte di nessuno. Noi andammo avanti e, per farci conoscere, decidemmo di fare un volantinaggio nel periodo estivo nei mercati comunali di vari paesi della provincia. Nel frattempo qualche consigliere regionale volle incontrarci, ma a turno uno per uno si allontanavano, i sindacati erano scomparsi. A settembre riusciamo, dopo varie pressioni, ad andare ad un tavolo regionale ma anche in quel caso solo propaganda su provvedimenti del tutto inutili per noi 135.000 disoccupati e nessun impegno preciso.

Avevamo anche consegnato un documento alla Regione, nel quale chiedevamo un sostegno al reddito delle famiglie in povertà reale ma la Regione ci disse di no!

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Non ci siamo, comunque, fermati ed abbiamo continuato ad incontrare i partiti sia di destra che di sinistra, abbiamo continuato a sollecitare la Provincia, a convocare tavoli istituzionali per contrastare la disoccupazione.Tramite i 5 Stelle riusciamo a far  scrivere una mozione, che viene presentata ma a distanza di molti mesi la maggioranza di centrosinistra, guidata da Zingaretti, neppure l’ha messa all’ordine del giorno. Arriviamo, così, agli inizi del 2016, che iniziamo con una manifestazione davanti a una delle fabbriche chiuse, simbolo di un territorio devastato dalla disoccupazione, la Videocon di Anagni, in quell’occasione raccogliamo anche le firme per far calendarizzare la mozione proposta dai 5 stelle: niente di fatto!

Nei primi giorni di gennaio del 2016 siamo riusciti a far convocare dalla Provincia un tavolo al quale erano invitati tutti gli eletti frusinati, i sindacati e le associazioni imprenditoriali. Gli eletti del territorio non si sono presentati ed hanno mandato i loro porta borse. A quel punto noi di Vertenza Frusinate decidiamo di entrare in assemblea permanente, facendo saltare il tavolo ‘fantoccio’.

Il giorno successivo una nostra delegazione si è recata al Consiglio Regionale del Lazio, dove un ordine del giorno, presentato dalla Consigliera Silvana Denicolò (M5S),  incentrato sulle esigenze e le richieste di Vertenza Frusinate, ottiene l’unanimità ma senza alcun risultato. Lo stesso giorno abbiamo anche un incontro con l’Assessorato al lavoro, che ha continuato a negare ogni forma di sostegno al reddito alle famiglie. Noi di Vertenza Frusinate abbiamo posto all’assessore il problema che a giugno 350 lavoratori della Videocon avrebbero finito la mobilità, così come 90 lavoratori dell’Ilva di Patrica e a seguire entro fine dicembre circa altri mille lavoratori, senza contare quelli che già sono senza reddito e senza ammortizzatori sociali: entro la fine dell’anno la crisi Frusinate avrà, dunque, risvolti drammatici,  135.000 disoccupati su una popolazione totale di circa 500.000 persone senza che si intravedano prospettive.

Ma in Regione non hanno sentito ragioni. Non possono dare sostegno, dicono che non ci sono i soldi, alla Regione il coro è unanime.

Noi non molliamo e continuiamo a riunirci per decidere cosa fare. E’ marzo quando Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, viene a Frosinone, noi ci facciamo trovare in presidio. A quel punto il Presidente è costretto ad incontrare una nostra delegazione. Risultato: la colpa è della provincia che non coglie le occasioni e anche dei sindaci che non fanno il proprio dovere. Questo dice e questo riferiamo ai disoccupati. In quell’occasione tentarono perfino d’impedire il presidio ma noi non consentiamo loro di colpire il diritto di protestare. A questo punto ci viene in mente di far convocare dal Presidente della Provincia un’assemblea dei sindaci, ci vogliono tre riunioni per riuscire  a portare almeno la metà dei sindaci all’appuntamento, una quarantina su 91. Facciamo insieme con loro un documento, che dovrà essere portato dai sindaci alla Regione. Il documento riceve il sostegno di 74 sindaci su 91 ma non verrà mai portato dai sindaci, che invece avevano proposto di portarlo a Zingaretti insigniti di fascia.

Un documento così rilevante viene, banalmente, spedito via mail.

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Passa il tempo e non riceviamo nessuna notizia, nessuna risposta. Il 29 aprile organizziamo una grossa iniziativa ad Anagni, in piazza, invitiamo tutti ma i politici locali non si presentano, continua la nostra pressione alla Provincia e, finalmente, riceviamo una risposta dalla Regione: il 27 maggio è convocato il tavolo regionale a Frosinone ma noi di Vertenza Frusinate non siamo convocati, non gradiscono la nostra presenza.

Si tiene, così, il tavolo senza di noi, la risposta del tavolo è la seguente: il documento dei sindaci non viene neanche preso in considerazione, la Regione propone un bonus ‘ASSUNZIONI’, sulla falsa riga del jobs act, da destinare ai datori di lavoro. Alla nostra precisa domanda per sapere quali aziende vogliano assumere e se esista una mappatura delle stesse, Sindacati e Regione rimangono muti. Questo è ciò che noi disoccupati della Ciociaria stiamo facendo e subendo, lo facciamo perché non abbiamo più partiti di riferimento, e il nuovo PCI dovrebbe diventare un riferimento per queste battaglie. Queste sono le battaglie dei Comunisti.

Dobbiamo dire che il PCI locale è vicino ai lavoratori in lotta per i propri diritti e che molti Compagne e Compagni combattono all’interno di Vertenza Frusinate.

Abbiamo bisogno di organizzare tutti i disoccupati, di convincerli a partecipare, noi da soli non siamo riusciti finora ad avere risultati concreti, se riusciamo ad organizzare altre lotte simili in altri territori possiamo creare un vero e proprio movimento di disoccupati. Insieme ce la possiamo fare.

Il quadro politico attuale non vede la nostra presenza nelle istituzioni. CHI GOVERNA LA REGIONE LAZIO E’ IL PD CON SEL, CHI GOVERNA LA PROVINCIA E’ IL PD CON FI. E’ abbastanza chiaro dove sta il problema e chi è l’avversario?

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