Frosinone. PCI: giusto sottoscrivere accordi a tutela salute dei lavoratori FCA

di PCI Lazio

“Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, anzi ancora prima quando i comunisti indicando come strada maestra la via prudenziale chiedevano cautela e immediata attenzione, mentre altri cincischiavano sulla possibilità che era problema di altri e non nostro… – dicono in una nota
congiunta Tiziano Ziroli, responsabile lavoro e Oreste della Posta, segretario regionale del PCI Lazio – Ebbene, fino da allora, con i mezzi che abbiamo, qui nel Lazio, creammo un piccolo gruppo di attenzione che, grazie alla nostra capacità organizzativa, e grazie a molte competenze mediche e
sindacali presenti nel gruppo dirigente regionale, si mostrò capace, qualche settimana fa, di elaborare un forte documento di indirizzo politico, sostanziato da un corposo documento tecnico/scientifico/sanitario. Al momento della divulgazione di quelle considerazioni, che sono lì a
dimostrare tutta la loro forte validità (una su tutte: la questione dei Dispositivi di Protezione Individuale, per chi opera nel comparto sanità, medici, infermieri, tecnici, lavoratori) per l’emergenza sanitaria in corso, ma anche, e permanentemente come questione della sicurezza dei
lavoratori nei rispettivi settori produttivi, ricevemmo grande attenzione da una vasta platea non solo comunista e non solo del settore sanità. Così è per il settore industriale, Così è per FCA e comparto metalmeccanico nel Lazio.

Oggi, – continuano i due dirigenti comunisti – con l’attesa della
cosiddetta fase due, ovvero della costatazione sufficiente per quando dati epidemiologici lo indicheranno (meno diffusione, assenza di riattivazione dei contagi etc), c’è una giusta attenzione da parte degli organi di governo, degli imprenditori e dei lavoratori alla preparazione del riavvio
produttivo dei settori fermi.

Come è appunto il caso dell’industria automobilistica nel Lazio. Per questo – concludono Della Posta e Ziroli – riteniamo importante e positivo che organizzazioni dei lavoratori abbiano sottoscritto accordi per il riavvio condizionato alla sicurezza sanitaria e di produzione dei lavoratori non appena si potrà ricominciare a riaprire le fabbriche. Per questo ogni
volta, come è stato in questo caso con le maestranze e i lavoratori, e i rappresentanti degli stabilimenti di FCA Cassino, che possiamo intervenire, dal volantino, al presidio, dal comunicato all’assemblea, cerchiamo sempre di essere dalla stessa parte, quella dei lavoratori.”. Di seguito, ampi stralci degli accordi siglati e di una valutazione della Fiom.

Questo il testo (per ampi stralci) dell’accordo nazionale: Il giorno 9 aprile 2020 in un incontro tra le parti FCA e rappresentanti dei lavoratori,”premesso che: – il Paese è stato colpito da una gravissima
emergenza sanitaria a causa dell’epidemia di COVID-19; – nella prima fase dell’epidemia le Parti hanno già convenuto su alcune linee guida di profilassi sanitaria da seguire durante l’esercizio dell’attività lavorativa; – successivamente i DPCM del 22 marzo 2020 e del 1° aprile 2020 hanno
sospeso ogni attività lavorativa, fatte salve alcune definite di carattere essenziale, fino al 13 aprile.

Con il presente accordo le Parti intendono definire le linee guida per la regolamentazione condivisa delle misure atte a consentire la progressiva ripresa delle attività del Gruppo FCA in Italia, anche cosiddette non essenziali, nei tempi e nei limiti che saranno fissati dal Governo. … la
loro completezza ed efficacia viene inoltre validata e confermata da virologi, esperti nell’analisi e nella valutazione delle misure di prevenzione e profilassi nella presente situazione pandemica. In ogni caso le Parti seguiranno l’evoluzione degli studi in materia sanitaria e le indicazioni delle autorità competenti per migliorare ulteriormente le misure indicate nelle linee guida….

L’effettiva corretta implementazione delle linee guida sarà oggetto di confronto e di monitoraggio in sede locale, anche in ragione delle diverse specificità delle singole unità produttive. In questa stessa sede l’Azienda presenterà di volta in volta il piano di applicazione delle linee guida alle articolazioni aziendali delle OO.SS. immediatamente prima della ripresa lavorativa. Le Parti concordano inoltre di prevedere presso dette unità produttive un costante monitoraggio strutturato con appositi incontri,
con la necessaria fattiva partecipazione di RSPP e RLS (garantendo la loro presenza in azienda durante il processo di riavvio delle attività), per verificare e coadiuvare l’efficace applicazione del complesso delle misure previste in relazione alle diverse caratteristiche degli specifici ambienti di
lavoro….

In relazione alla durata dell’attuale fase di emergenza per l’epidemia di covid 19 , così come definita dalla decretazione governativa, il presente accordo resterà in vigore fino al 31 luglio 2020.”. Quella che segue, è la comunicazione Fiom dopo la sottoscrizione dell’accordo: “Coronavirus. Fiom: scienza e contrattazione alla base linee guida per la salute e la sicurezza in FCA. E’ stato raggiunto oggi l’accordo unitario sulle linee guida per affrontare l’emergenza “Covid 19”. L’intesa individua le misure e azioni utili alla progressiva ripresa delle attività del Gruppo FCA in Italia quando il Governo deciderà la ripresa produttiva. L’accordo è il risultato dell’incontro tra le competenze dei delegati, dei lavoratori e gli esperti in materia e la volontà delle organizzazioni sindacali e della direzione di FCA di cercare e raggiungere un’intesa per la tutela della salute e della sicurezza delle persone e la garanzia occupazionale e produttiva a seguito dell’accordo quadro precedentemente siglato.

Nel testo sono definite le modalità della ripartenza graduale delle
fabbriche a partire dal confronto sulle linee guida tra azienda e delegati che stabilimento per stabilimento dovranno trovare le migliori soluzioni per la tutela delle persone attraverso la riorganizzazione della produzione, una riduzione dei volumi produttivi, dispositivi di protezione individuale. Inoltre, le lavoratrici e i lavoratori saranno preventivamente informati perchè l’accordo valorizza la consapevolezza delle persone. Questo accordo resterà in vigore fino al 31 luglio 2020 e ci sarà un monitoraggio continuo per eventuali ulteriori integrazioni e miglioramenti, alla luce delle
indicazioni delle autorità pubbliche e della comunità scientifica. Per la Fiom la priorità è sempre garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

La Fiom ritiene un passo importante per i metalmeccanici il fatto che in piena emergenza scienza, conoscenza dei lavoratori e contrattazione abbiano guidato la trattativa fino alla firma dell’accordo dopo anni.”.

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