GERUSALEMME : IL PCI SCENDERA’ IN PIAZZA A FIANCO DELLA COMUNITA’ PALESTINESE

di Cristina Benvenuti e Juri Carlucci, dipartimento esteri PCI

 Si vis pacem, para bellum: se vuoi la pace, prepara la guerra. Trump dagli Stati Uniti, dichiarando pubblicamente di voler spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendo questa città come vera capitale di Israele, non prepara la guerra solo per sé, ma sceglie il Medio Oriente come teatro per una battaglia terribile, che non vedrà vincitori e potrà aprire una crisi mondiale. Trump “deve” fare questa scelta perché eredita la sconfitta militare americana in Siria e perché ha un gradimento interno sceso sotto il 40% ed ha bisogno di nemici da combattere, così da riunire accanto a sé le forze liberiste del proprio Paese, petrolieri e lobby delle armi in primis. L’obiettivo è una guerra da dichiarare presto all’Iran con l’appoggio dei Paesi delle monarchie del Golfo che per ora, su Gerusalemme, rimangono perlopiù silenti.

Il Partito Comunista Italiano avverte un forte pericolo: che l’ingiustificata presa di posizione di Trump porterà immediatamente alla guerra. La Palestina, già dilaniata da decenni di barbara aggressione sionista, smembrata e colpita quotidianamente da lutti e impoverita dallo sfregio continuo dell’occupazione delle terre e delle città da parte dei governi di Israele che si sono succeduti dal 1948 ad oggi, non può sopportare anche questa umiliazione. Gerusalemme est è la capitale dello Stato di Palestina! Lo ha deciso una risoluzione delle Nazioni Unite, lo ha scelto la Storia.

Solo l’ignoranza e la ferocia imperialista possono portare ad una scelta tanto infida e ingannevole. La notizia è sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo e chiunque sia a capo di una Cancelleria ha capito che una scelta simile porterebbe entro la fine dell’anno in corso ad una guerra senza prigionieri. Il Papa, dopo aver ricevuto una telefonata del Presidente palestinese Abu Mazen, ha chiarito stamane: “Non posso tacere. Sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite. Gerusalemme è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani”.

Il bulgaro Nikolay Mladenov, nominato coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, ha rilasciato un inequivocabile comunicato ai media: “Il futuro di Gerusalemme è qualcosa che deve essere discusso con Israele, con i palestinesi, seduti fianco a fianco, direttamente, nei negoziati”, aggiungendo che l’ONU incoraggia un “ritorno a negoziati significativi” tra israeliani e palestinesi.

Nelle prossime ore il Partito Comunista Italiano sarà in piazza a fianco della Comunità Palestinese, per ribadire la sua solidarietà al popolo di Palestina e per dire un NO! forte alla guerra che avanza in Medio Oriente, trascinata non solo da Trump ma da tutti coloro che fanno esercitazioni militari con Israele ormai con cadenza annuale, dagli imperialisti della NATO alle forze neocolonialiste europee, compresa l’Italia e il governo italiano sostenuto dal PD.

 Con la nostra presenza ribadiremo la nostra ferma condanna al servilismo del governo italiano verso Israele e gli USA e la nostra opposizione al continuo sperpero di risorse per acquistare armamenti e sostenere spese di guerra.

 

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