Gli Stati Uniti vogliono la guerra, il mondo si mobiliti per fermarli

Nota del Dipartimento Esteri del PCI

L’uccisione da parte degli Usa del generale Qassem Soleimani a Baghdad è un atto di guerra. Soleimani era comandante delle forze speciali dei pasdaran ed aveva diretto le azioni militari in Iraq e in Siria contro l’Isis e in appoggio al legittimo governo siriano.
Dopo aver messo sotto pressione l’Iran con un pesante embargo economico, l’imperialismo americano ha alzato il livello di aggressione e di scontro, passando agli omicidi mirati, per rafforzare la propria presenza militare nella regione e continuare nella strategia del caos e della guerra in tutto il Medio Oriente.
Con questo assassinio, Trump inaugura la sua campagna elettorale, cercando di azzittire le proteste interne nello scontro col “nemico”, mostrando in maniera plateale ed inequivoca il valore che l’imperialismo Usa attribuisce alla vita umana ed alla pace.
Ci auguriamo che se ne accorgano anche i media italiani e che prendano coscienza del fatto che il principale nemico della pace mondiale è l’imperialismo americano ed i suoi fidi alleati (sudditi) regionali e non la Russia e la Cina, come spesso indicato nei loro articoli.
Il Partito Comunista Italiano condanna questa ennesima violazione del diritto internazionale e questa aggressione a paesi sovrani e popoli e chiede la più ampia mobilitazione delle forze democratiche e pacifiste del paese. Invita il governo a prendere le distanze da questa folle escalation guerrafondaia e ad intensificare, di converso, le relazioni politiche e diplomatiche con l’Iran per rompere l’assedio economico. Nessuna base e nessun soldato italiano vengano impiegati in questo nuovo processo coloniale in Medio Oriente: gli Stati Uniti vogliono la guerra, il mondo si mobiliti per fermarli!

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