Gli USA e Cuba

di Redazione PCI

Notizia ANSA: “NEW YORK, 29 DIC – Il segretario di Stato Mike Pompeo
sta valutando l’idea di inserire Cuba nella lista degli Stati sponsor del
terrorismo. Una mossa dell’ultima ora che, riporta il New York Times,
complicherebbe i piani dell’amministrazione Biden di allentare la
pressione americana su L’Avana. La bozza di proposta è stata messa a
punto e, a tre settimane dal giuramento di Joe Biden, Pompeo deve
decidere se firmarla o meno. Non è chiaro come Pompeo intende
muoversi ma i democratici sono convinti che l’amministrazione Trump
voglia usare gli ultimi scampoli di presidenza per rendere più difficile a
Biden capovolgere le mosse di politica estera dell’amministrazione
Trump.“


L’impero statunitense non si smentisce mai. Chi ha finanziato qualsiasi
violenza pur di destabilizzare e abbattere governi ritenuti scomodi,
massacrando intere popolazioni, come sempre si arroga il privilegio di
dichiarare “sponsor del terrorismo” un paese come Cuba che, nonostante
sia sotto embargo da 60 anni, mette a disposizione di chiunque (e lo
abbiamo visto anche in Italia) migliaia di medici per aiutare a combattere
la pandemia in atto. Un paese, Cuba, che ha subito innumerevoli
attentati terroristici (si ricordino a tale proposito l’attacco alla Baia dei
Porci nel 1961, l’attentato all’areo della Cubana de Aviación che, nel
1976, provocò la morte di 73 persone, gli attentati del 1997 a vari
alberghi con la morte del nostro connazionale Fabio di Celmo … ).
Quella di Mike Pompeo sarebbe una cosa ridicola se non fosse una
tragedia.

La tragedia è che personaggi come Pompeo (ma è difficile sperare che
qualcosa possa cambiare realmente con il prossimo “governo Biden”) si
sentono padroni del mondo. Sono quelli che comandano le più devastanti
azioni militari. Gli stessi che depredano il mondo, che usano la guerra per
sottomettere popoli e appropriarsi delle loro ricchezze, che annientano
chiunque non si sottometta al loro volere … a questi macabri personaggi
non importa nulla della vita “degli altri”, agiscono solo per i loro sporchi
interessi.

Ma la tragedia è anche che la “libera” informazione assieme a quei
“grandi intellettuali” nostrani abituati ad apparire in televisione non si
sentono in dovere di esprimere una seppur timida critica nei confronti
della protervia statunitense.

Noi siamo convinti che chi tace sia complice.

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