Il Partito Comunista dell’Ecuador sulla mobilitazione popolare contro il governo

Il Partito Comunista dell’Ecuador difronte alla grave crisi economica e sociale che sta attraversando il popolo ecuadoriano in conseguenza della disastrosa e criminale amministrazione politica del governo di Moreno, denuncia e afferma:

Appoggiamo fortemente la scelta del popolo ecuadoriano di rifiutare il decreto presidenziale che aumenta il prezzo dei combustibili, che ha aumentato seccamente il costo della vita, causando danni irreparabili alle classi popolari, e per questo esigiamo l’abrogazione immediata dell’infame decreto.

La paralisi del Paese è una manifestazione eroica del popolo ecuadoriano nell’esercizio del suo diritto costituzionale alla Resistenza contro il pessimo governo di Moreno, che risponde agli ordini dell’imperialismo nordamericano, attraverso il Fondo Monetario Internazionale.

Lo stato d’eccezione, lungi dal fermare la tenace lotta dei lavoratori, organizzati e non, campesinos e indigeni, ha realizzato l’unità di tutte le forze democratiche, progressiste e rivoluzionarie in difesa dei più importanti interessi del popolo ecuadoriano

Il PCE chiede l’immediata fine della repressione politica e la liberazione di tutti i cittadini detenuti nelle città e nelle campagne ecuadoriane durante i giorni di protesta; chiediamo la fine immediata della repressione popolare.

Questa situazione dimostra l’inettitudine di questo governo quindi il popolo deve decidere le dimissioni immediate di questa amministrazione governativa e la sua sostituzione con un governo democratico e popolare che convochi una Assemblea Nazionale Costituente a servizio del popolo.

Winston Alarcon Elizalde

Segretario Generale del Partito Comunista dell’Ecuador

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