Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare in risposta all’appello unitario di Rifondazione Comunista

di Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare

Care compagne e cari compagni,

l’appello che il vostro partito ha lanciato all’ampio arco delle forze politiche e sociali della sinistra, femministe, civiche e ambientaliste, richiama l’attenzione sull’urgenza di una risposta unitaria alla grave crisi sociale e democratica che il nostro paese sta attraversando. Come sapete, questa urgenza la sentiamo con la stessa vostra intensità: essa è stata ed è alla base di tutta la nostra azione politica. La costruzione del Coordinamento Nazionale delle Sinistre di Opposizione, nato nel dicembre 2019 a seguito di un’affollata assemblea unitaria al Teatro de’ Servi di Roma, nel corso della quale anche voi avete preso la parola, che continua a offrire un significativo spazio di confronto e unità d’azione, il successivo lancio della campagna unitaria “Riconquistiamo il diritto alla salute”, la comune adesione all’Iniziativa dei Cittadini Europei contro i brevetti sui vaccini Covid, sono solo alcune testimonianze di una riflessione e di un impegno comuni e molto spesso condivisi.

Certamente l’insediamento del governo Draghi, con l’operazione di trasformismo e consociativismo che ha messo a disposizione di un ristretto gruppo di tecnocrati, impadronitosi dei ministeri chiave, una schiacciante maggioranza parlamentare, mostra con drammatica chiarezza le poste in gioco del delicatissimo passaggio storico in cui ci troviamo a operare. Siamo di fronte a una forma inedita e brutale di imposizione del passaggio a nuove forme di organizzazione della società e dello Stato, entro quel paradigma ordoliberista dominante nell’Unione Europea che sta facendo scendere sull’intero continente, dunque anche sull’Italia, una cappa insopportabile di soffocamento del conflitto sociale, di ristrutturazione macroeconomica e di molecolare neocorporativismo, che di fatto rappresenta un colpo mortale ai principi della nostra Costituzione, agli istituti e alle forme della nostra democrazia e della partecipazione popolare.

La pandemia da coronavirus, l’insediamento dell’amministrazione Biden negli Stati Uniti e la conseguente nuova centralità che la questione della fedeltà atlantica assume anche nel dibattito italiano, il protagonismo della Commissione von der Leyen a Bruxelles (peraltro così fallimentare sul fronte della campagna vaccinale), rappresentano altrettanti elementi di svolta in un quadro segnato dall’evidenza di come l’attuale culto del mercato, imposto quale dogma a livello planetario, sia tanto intrinsecamente letale non solo per i bisogni, ma per la stessa sopravvivenza delle classi popolari, quanto integralmente concepito su misura per gli interessi di oligarchie sempre più ristrette, violente e senza scrupoli.

Di fronte a tutto ciò, non reagire percorrendo la via dell’unità tra tutte e tutti coloro che sono pienamente coscienti della situazione è semplicemente impensabile. Con lo stesso spirito con cui abbiamo operato e continuiamo a operare attivamente per costruire l’unità possibile, abbiamo accolto con grande favore l’importante passo in più rappresentato dalla pubblicazione del vostro appello. Si tratta ora di trovare forme, metodi, proposte concrete per dar forma insieme, in modo condiviso e valorizzando sino in fondo l’apporto di tutte e di tutti, all’unità necessaria.

Come sottolineato nel vostro documento, rigettare ogni forma di precipitazione elettorale, organizzativa o di altro tipo ci sembra un requisito indispensabile per non ripetere errori passati che tanto male hanno fatto e continuano a fare alla causa della costruzione di un campo dell’alternativa politica che abbia le caratteristiche necessarie per dare risposta alle sofferenze, alle molteplici forme di violenza contro le persone e contro l’ambiente, alle discriminazioni e alle ingiustizie incessantemente prodotte da questo sistema inumano.

Ancora una volta, all’appello all’unità noi rispondiamo senza esitare che ci siamo e che siamo pronti. Siamo pronti a confrontarci sull’analisi del mondo che ci circonda, per rendere la comprensione condivisa più articolata e più in grado di generare proposte che riaccendano la partecipazione e la passione politica. Ci siamo per sperimentare forme di unità d’azione innovative, che permettano alle nostre compagne e ai nostri compagni di ogni parte d’Italia di lavorare insieme, come spesso già fanno, con nuovo slancio ed entusiasmo, finalmente sicure e sicuri che quanto realizzano nei territori possa contribuire a dare respiro alla costruzione di una prospettiva che parta dalla pratica dell’opposizione ma che a essa non sia rassegnata, perché capace di riaprire alla possibilità di cambiamenti concreti e profondi.

Al vostro invito al confronto replichiamo: parliamoci e facciamolo subito! Facciamo in modo che i pericoli di oggi non rimangano senza risposta a sinistra, ma siano invece la spinta per aprire finalmente quella pagina nuova che il nostro popolo attende da troppo tempo.

6 Comments

  1. Giuseppe Privitera

    Solo l’unità delle sinistre d’opposizione può contrastare il nuovo modello di potere ultraliberista che si sta organizzando in Italia e in Europa

  2. Pasquale

    Ma come dovrebbe cambiare la nostra vita non si capisce, spiegatemi in che modo, con quale strategia, con quali obbiettivi, con quale programma e cronoprogramma, unirsi solo per mantenere l’esistente insignificante? No grazie

  3. Mimmo D'Onchia

    Con la pandemia, le multinazionali farmaceutiche hanno scatenato una delle più sporche guerre della storia. La corsa ai vaccini dei Paesi ricchi equivale alla condanna dei poveri.
    Richiamerei così questo tema nel documento…

  4. giovanni

    finalmente una strada e non un vicolo cieco.

  5. Massimo Di Bartolomeo

    Tutto bene per carità. Ma sia chiaro che se sulla questione Euro le differenze di posizione non devono essere tali da impedire una strategia comune, al contrario la questione Partito Democratico è dirimente. Il PD è la forza europeista più coerentemente europeista atlantista e liberista. E’ il punto di riferimento più affidabile per le elite economiche e finanziarie e per noi è chiaramente l’avversario numero uno. Se Rifondazione la pensa così bene. Se al contrario crede ancora che il nemico sia la Lega e Fratelli d’Italia e che il PD vada tirato per la giacchetta per un centrosinistra unito, allora vada pure per la sua strada assieme a Fratoianni e Bersani ma non con noi.

  6. Roberto

    Forza Ragazzi , è ora di Unirsi .

    Tutti i partiti Comunisti devono confluire in un Unico partito che non può che chiamarsi
    PARTITO COMUNISTA ITALIANO .

    BASTA DIVISIONI MIOPI PER LA SETE DI COMANDO ….

    W IL PCI 💖💖💖

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