LA CAMERA CONTRO JULIAN ASSANGE

Giorgio Langella, Dipartimento Nazionale Lavoro PCI

Con la solita compiacente sudditanza alla politica vendicativa degli USA, la maggioranza della Camera ha bocciato la mozione, presentata dai deputati del gruppo “Alternativa”, che chiedeva di riconoscere a Julian Assange lo status di rifugiato politico.La mozione è stata, infatti, respinta con la contrarietà del governo e una votazione che ha registrato 225 voti contrari (PD, FI, Lega, IV, altri), 137 astenuti (Leu, M5S, FDI) e 22 favorevoli. Una votazione inqualificabile.Contrari e astenuti tutti insieme a dichiararsi, nei fatti, sudditi (“alleati” sarebbe un termine troppo nobile) di chi vuole punire Assange perché ha rivelato i crimini, degli USA e dei paesi complici, nelle varie guerre e nei colpi di stato che hanno scatenato in giro per il mondo. Un vero e proprio “regime”, quello statunitense e qualsiasi sia il presidente in carica, che vuole condannare chi ha osato diffondere all’opinione pubblica una verità che doveva essere nascosta.In definitiva, nel parlamento italiano, quelli che si ergono a paladini della libertà di informazione e si stracciano le vesti per personaggi come Navalny, “se ne fregano” (il riferimento al motto fascista potrebbe non essere casuale) di Julian Assange e di cosa significhi la sua persecuzione.Imbarazzanti, poi, sono alcune giustificazioni a nome di gruppi parlamentari che passanoper difensori della libertà di informazione. Si può citare Iolanda Di Stasio, capogruppo M5S in commissione Esteri che, come riporta un articolo de ilfattoquotidiano.it, ha dichiarato che “Per alcuni Julian Assange è un pericoloso criminale internazionale, per noi del MoVimento 5 Stelle è un simbolo da difendere per un’informazione indipendente e libera. Siamo convinti, infatti, sia vittima di una grande e grave ingiustizia (…)” , aggiungendo però che “pur esprimendo massima solidarietà a Julian Assange e ai suoi familiari (…) pensiamo sia controproducente vincolare il Governo italiano a promuovere atti di natura giudiziaria di competenza stretta di un altro Paese, in questo caso la Gran Bretegna che attualmente detiene Assange: preferiamo altre forme di sostegno (…)”. E si possono riprendere le frasi della deputata del Pd Marina Berlinghieri che, esprimendo il voto contrario del suo partito, ha invece sottolineato che “la necessità di continuare a sostenere iniziative in raccordo con i partner dell’Unione europea e in linea con le convenzioni dei diritti dell’uomo, finalizzate a garantire che siano tutelati i diritti umani e le libertà fondamentali nel rispetto dell’autonomia e delle prerogative della magistratura britannica di cui abbiamo pieno rispetto e fiducia” (fonte ilfattoquotidiano.it).Dichiarazioni di “vecchio stampo” democristiano che, rifuggendo una presa di posizione netta e coerente, di fatto concorrono a impedire che Julian Assange possa essere scarcerato. Dichiarazioni che sono un insulto non solo alla logica ma alla democrazia e alla libertà di informazione.Questa votazione è un fatto grave che dimostra un progressivo sgretolamento delle nostre Istituzioni democratiche dovuto a un appiattimento della politica condotta da personaggi incapaci di assumere decisioni che non siano di sudditanza nei confronti del cosiddetto “alleato” statunitense.Una dimostrazione palese della mancanza di autonomia di un governo e di forze politiche tutte insieme allineate a quel “realismo capitalista” che, nei fatti, vuole imporre la totale assenza del dissenso.  Il Partito Comunista Italiano continuerà a lottare per la libertà di Julian Assange e per il diritto a un’informazione che sia veramente libera.

4 Comments

  1. Elisabetta Wilkens

    Abbiamo già raggiunto il “fondo” da un pezzo! Continueremo nelle nostre lotte ma sarà durissima con questi individui che da tempo hanno perduto completamente il senso della giustizia.

  2. bernardino

    La vergognosa sudditanza del governo italiano al despota americano è senza un minimo di dignità siamo uno stato a libertà condizionata, ed ancora più vergognoso è stato il comportamento di quei partiti che al loro interno hanno pezzi provenienti dalla sinistra come il PD, LEU, M5S

  3. Maura

    Scusate la mia ignoranza ma è vero che si è ricostruito il Pci ?
    Stavo cercando notizie sul centenario e ho trovato voi.
    Io ero Pci e ora sono orfana di una vera sinistra, se è vero io sono favorevole partendo dai valori del Pci storico aggiornati ai nostri tempi. URGE in Italia una VERA SINISTRA.

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