La nota del Portavoce dell’Ambasciata cinese in Italia sull’ingerenza politica negli affari interni della Cina

Nel rinnovare la solidarietà all’Ambasciata cinese in Italia per gli attacchi che sta subendo in queste ore, pubblichiamo di seguito la posizione espressa dal suo Portavoce circa i gravi fatti di ingerenza politica compiuti, in primo luogo, da Fratelli d’Italia e dai Radicali, a cui si sono presto associati altri esponenti di partiti come Lega e Pd.

Noi comunisti difendiamo il principio di non interferenza negli affari interni dei Paesi sovrani e lavoriamo per la cooperazione e il rafforzamento delle relazioni tra Italia e Repubblica Popolare Cinese.

Francesco Valerio della Croce, Segreteria nazionale Pci e Responsabile Esteri

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Dal sito: http://it.china-embassy.org/ita/xwdt/t1720040.htm?fbclid=IwAR1sqztzWO2NWaxAsyeEEcc7U0-qIhRag6ozOoHvcwxannCfaIlA-q7Lnts

” Nell’ultimo periodo, si è registrata una escalation nelle attività criminali e violente ad Hong Kong che stanno spingendo la città in una situazione di pericolo estremo e ne stanno calpestando gravemente lo stato di diritto e l’ordine sociale, danneggiandone seriamente prosperità e stabilità, minacciando il principio fondamentale noto come “un paese, due sistemi”.
Il segretario generale di Demosisto di Hong Kong, Joshua Wong, ha pianificato e partecipato al caos, alle violenze e agli attacchi alla polizia; tutte azioni criminali che ne hanno determinato l’arresto e attualmente si trova in una condizione di libertà provvisoria in attesa del processo. Joshua Wong ha distorto la realtà, legittimato la violenza, criticato il principio “un paese, due sistemi” e chiesto pubblicamente l’ingerenza di forze straniere negli affari di Hong Kong, comportandosi come un clown saltellante “pro-indipendenza di Hong Kong”.
Alcuni politici italiani hanno ignorato i fatti appena descritti e hanno voluto con determinazione fare la videoconferenza con Joshua Wong, fornendo una piattaforma per un separatista “pro-indipendenza” di Hong Kong e appoggiando la violenza e il crimine. Si è trattato di un grave errore e di un comportamento irresponsabile per cui siamo fortemente insoddisfatti ed esprimiamo la nostra più ferma opposizione.
Vogliamo ribadire che gli affari di Hong Kong appartengono alla politica interna della Cina e nessun paese, organizzazione o singolo ha alcun diritto di interferirvi. Speriamo che le persone coinvolte rispettino la sovranità cinese e si impegnino in azioni che aiutino l’amicizia e la cooperazione tra Italia e Cina e non il contrario.”

29/11/2019

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