Lettera del PCI toscano al Presidente della Regione Rossi: “La sinistra sta con il legittimo governo bolivariano del Venezuela”

Alla cortese attenzione del Presidente Enrico Rossi
Ai consiglieri regionali
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ROSSI
PCI: VERGOGNA METTERE IL LOGO DELLA REGIONE TOSCANA CONTRO I PRESIDENTI CHAVEZ E MADURO
Sig. Presidente Rossi, pur non condividendo molte delle scelte politiche della sua amministrazione, compresi i continui tagli a Stato sociale, sanità e trasporti, poniamo alla sua attenzione una iniziativa organizzata Venerdì 18 gennaio a Firenze, presso il Palazzo del Pegaso, in cui è stato proiettato un film documentario intitolato nientemeno che “Chavismo: la peste del XXI Secolo”. Sotto l’invito del Presidente PD del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, “ha il piacere di invitarla alla proiezione del film”, è scritto sulla locandina azzurra con tanto di scudo rosso della Regione.
Esponenti e parlamentari del PD e di Fratelli d’Italia sono intervenuti dopo la proiezione del documentario, il cui regista Gustavo Tovar Arroyo, per chi non lo sapesse, è un personaggio della Destra golpista filo USA venezuelana, la quale come lei ben saprà sta cercando di rovesciare con la violenza un Presidente e un Governo eletti regolarmente dal popolo.
Si, perché i Presidenti (Chavez e Maduro) e i Governi che si sono succeduti in Venezuela dal 1998 ad oggi sono stati eletti liberamente dai cittadini, i quali hanno quasi sempre votato in maggioranza il fronte “bolivariano” di forze politiche socialiste e di Sinistra (sinistra, di cui afferma essere anche lei) che hanno sostenuto le presidenze di Hugo Chavez e Nicolas Maduro, tranne una volta, quando è prevalsa l’opposizione nell’Assemblea Nazionale. Voto accettato dal Governo.
Prima di Chavez si alternavano al Governo “socialdemocratici” e democristiani, che attuavano entrambi politiche aderenti agli interessi degli USA.
Migliaia di manifestanti, in quegli anni, vennero uccisi dalle forze dell’ordine e molti oppositori di Sinistra vennero torturati e fatti scomparire.
Chavez era un militare che rappresentava quella parte delle Forze Armate che a un certo punto cominciò a rifiutarsi di venire usata contro il popolo. Il suo tentativo di Colpo di Stato progressista del 1992 e la sua successiva detenzione ebbero l’effetto di creare un’aura popolare di leggenda attorno alla sua figura, accompagnandolo alla vittoria elettorale del 1998, che segnò l’inizio dell’attuazione del suo programma democratico, socialista e antimperialista, di riappropriazione delle risorse (in primis il petrolio) allo scopo di utilizzarle a favore del benessere della popolazione e per creare un blocco di Stati latinoamericani indipendenti dagli USA.
Dal 1998 ad oggi l’opposizione ha provocato morti e devastazioni, distruggendo scuole e ospedali, uccidendo esponenti politici chavisti, tornando al potere per poche ore nel 2002, con un Colpo di Stato guidato dal Presidente della locale Confindustria Carmona il quale, per prima cosa, aboli’ la Costituzione e sciolse il Parlamento. Il popolo insorto e i militari leali al Presidente Chavez lo cacciarono rapidamente. Oggi il Venezuela è un Paese sotto assedio, dove i proprietari delle grandi catene fanno sparire generi di prima necessità e medicine, mentre la vecchia oligarchia che guida l’opposizione sguazza nel benessere e nello spreco.
Ecco qui il senso della lettera, ci stupisce che la Regione Toscana abbia dato il proprio consenso, il proprio patrocinio per questa iniziativa. Ci fa ancora senso vedere esponenti del PD che, a braccetto con i post-fascisti di Fratelli d’Italia, parlano contro il Presidente Maduro e la memoria del Presidente Hugo Chavez.
Fa senso ma non sorprende, considerando che il PD è nato e ha agito sempre come espressione del grande Capitale europeo e a tutela delle politiche BCE e UE in Italia, ma ci preoccupa la partecipazione della Regione con tanto di logo. Tra un anno ci saranno le elezioni per la Regione Toscana e non ci pare di notare cambiamenti di sinistra del suo governo anche dopo il suo passaggio dal PD a Leu. Sempre la solita politica dei tagli.
Sul Partito Democratico e Fratelli d’Italia: divisi nelle urne ma uniti nella comune lotta in difesa del privilegio, contro i diritti dei lavoratori e dei popoli.
Ci piacerebbe sentire la sua voce e presa di posizione, vorremmo sapere se anche lei era d’accordo su questa iniziativa e la condivide. Le ricordo che la Regione era rappresentata ufficialmente dal Presidente del consiglio Giani e questo non ci sorprende sapendo la sua storia politica, ma ci sorprende che la Regione Toscana abbia contribuito a questa deriva culturale e al revisionismo in atto.
Sig. Presidente Rossi, restiamo in attesa di una sua risposta con la speranza che quando scrive nei suoi post quanto si sente di sinistra finalmente lo dimostri.
Visti i fatti di queste ore in Venezuela ha un’ottima occasione per farlo.
Distinti saluti
La Segreteria Regionale Toscana del Partito Comunista Italiano

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