Morti sul lavoro primo trimestre: un bilancio drammatico

Dipartimento Lavoro PCI

L’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro riporta che, nel primo trimestre del 2022, i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 154, che diventano 291 considerando i decessi in itinere. L’Osservatorio fa anche notare che INAIL nei primi due mesi ha registrato 114 morti tra i suoi assicurati, denunce che gli sono pervenute dal territorio e che Tutte le morti in più che registra, non sono assicurati all’INAIL. Tra questi lavoratori in nero e addetti all’agricoltura.

Un lavoro, quello dell’Osservatorio di Carlo Soricelli che riteniamo non solo utile ma indispensabile per avere il migliore quadro possibile di una situazione drammatica che peggiora di anno in anno. Una situazione che avrebbe bisogna di interventi decisi e di serietà da parte delle Istituzioni e che, invece, vede una sottovalutazione troppo simile all’indifferenza per poter essere accettabile. Così succede che, invece agire per contrastare quella che non è più un’emergenza ma è diventata una “tragica normalità”, esponenti del governo e parlamentari si limitano a profferire qualche frase di circostanza. Poi si impegnano a far crescere la spesa militare per la NATO portandola al 2% del PIL e investendo (dilapidando) oltre 30 miliardi di euro ogni anno in armamenti.

Intanto la questione della salute e della sicurezza sul lavoro resta là, irrisolta, senza che ci sia neppure la volontà di affrontarla né, tantomeno, di risolverla.

Eppure basterebbero investimenti certamente inferiori a quelli sopra citati per rafforzare controlli e formazione, per indirizzare la ricerca e l’innovazione per garantire maggiore sicurezza e salute a chi lavora, per consentire di andare in pensione prima.

E ci vorrebbe poco per ripristinare condizioni di lavoro migliori, contrastare il precariato e il lavoro nero, garantire un lavoro sicuro, meno faticoso, a tempo indeterminato.

Infine basterebbe ancora meno per promulgare una norma che riconosca il reato di omicidio sul lavoro. Una legge per la quale il PCI si sta battendo da tempo e ha iniziato da Gallarate una campagna che prevede una raccolta di firme a supporto di un ordine del giorno inviato all’amministrazione comunale.

da:     https://pcisezionedigallarate.wordpress.com/2022/03/13/gallarate-in-piazza-con-il-pci/

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