PER UNA SANITA’ E UNA ISTRUZIONE PUBBLICHE E DI QUALITA’

Cosa succede nei Comuni dell’Unione Area Nord? A dieci anni dal sisma che ha sconvolto quelle terre, e dopo due anni di pandemia (non ancora terminata) che dovrebbero aver chiaramente dimostrato come solo un servizio sanitario pubblico sia in grado davvero di garantire la salute di tutti i cittadini, assistiamo – quasi sgomenti – alla prosecuzione della privatizzazione dei servizi pubblici. Scelta strategica tanto del “centrosinistra” che governa la Regione quanto del centrodestra che amministra il centro principale dell’area ovvero la città di Mirandola.

In data 10 maggio l’UCMAN evidenzia di voler esternalizzare i nidi d’infanzia (di Mirandola, San Prospero, San Felice, Concordia e Medolla) a partire dal prossimo anno scolastico 2022-2023. Come riporta la CGIL (http://www.cgilmodena.it/unione-comuni-modenesi-area-nord-esternalizzazione-nidi-dinfanzia-aperto-lo-stato-di-agitazione-delle-lavoratrici-dei-servizi-0-3-di-ucman-e-asp/) “I sindaci, quasi tutti presenti, hanno dichiarato che collocheranno due dei nidi gestiti dall’Unione stessa in Asp e altri due nidi in appalto, senza fornire dati precisi circa i limiti delle assunzioni alla base di tale scelta, dovuti anche alla fine dello stato di emergenza sisma 2012. Non risulta, inoltre, chiaro per quale motivo i nidi non possano continuare ad essere tutti gestiti direttamente attraverso Asp, che non ha gli stessi limiti assunzionali dell’Unione, applica lo stesso contratto nazionale degli Enti Locali e già gestisce il nido <Panda> di Medolla”.

Giustamente il sindacato ha aperto una vertenza, che ha tutto il nostro appoggio (e che ancora non ha portato ad alcun risultato: https://www.lapressa.it/notiziario/la_provincia/esternalizzazione-nidi-comuni-area-nord-nessun-accordo-conti ): occorre però che tutti gli strati popolari si rendano conto della progressiva sottrazione di diritti che stanno subendo, a scapito della garanzia, della qualità e della universalità dei servizi pubblici, nonché con un netto peggioramento delle condizioni lavorative e contrattuali degli operatori (risultato che già abbiamo visto in tante altre occasioni, emblematica in provincia la vicenda della Fondazione Cresci@Mo). E ne va primariamente del futuro dei nostri figli e nipoti, sin dalla più tenera età, come in questo caso dell’Area Nord!

Dove, nel frattempo, si avvia anche l’esternalizzazione della sanità: a cominciare da Ostetricia di Mirandola, servizio per il quale è stato aperto un bando per la “fornitura temporanea in via d’urgenza di servizi ospedalieri”. Di fatto si appaltano le prestazioni di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca (per 5 mesi, rinnovabili per altri 5, per una base d’asta di oltre 500mila euro).

Noi temiamo fortemente che la “temporaneità” e la “via d’urgenza” siano una foglia di fico, dietro la quale si nasconde la precisa volontà politica di privatizzare progressivamente la (un tempo eccellente, ed ancora di pregio nel panorama nazionale) sanità emiliana. D’altro canto il presidente della Regione all’avvio del suo secondo mandato ha firmato un accordo con l’ospedalità privata, e le cambiali si pagano… non c’è pandemia che tenga!

Lo ripetiamo, occorre che i lavoratori, gli studenti, le famiglie, tutti gli strati popolari prendano coscienza di questo stato di cose. Dobbiamo riprendere in mano il nostro futuro ed imporre un diverso modello di sviluppo. Basato su diritti garantiti ed universali, su servizi realmente pubblici e di qualità, nel rispetto pieno dei diritti del cittadino/utente e del cittadino/operatore.

Hanno ragione gli operai della GKN di Campi Bisenzio, non si può più aspettare: INSORGIAMO!

28 maggio 2022

       PARTITO COMUNISTA ITALIANO
FEDERAZIONE GIOVANILE COMUNISTA ITALIANA
Sezione di Carpi – Federazione di Modena

One Comment

  1. Francisco P.

    en todas partes igual… privatizar lo público, saquear las arcas del Estado en sus diferentes escalas: municipios, regiones… privatizar beneficios, socializar pérdidas… vaya Europa que nos están dejando.
    Necesitamos unos PC fuertes, combativos y anticapitalistas.

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