RENZI: “LA CUPIDIGIA DEL SERVILISMO”

di Fosco Giannini, segreteria nazionale PCI; responsabile dipartimento esteri

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Il Partito Comunista Italiano stigmatizza severamente il comportamento politico, l’oggettiva violenza e la rozzezza, tutta imperialista, con la quale il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, è entrato, durante la conferenza stampa tenuta ieri alla Casa Bianca assieme al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel dibattito in corso nel nostro Paese sul referendum del prossimo 4 dicembre. Obama, parlando volutamente, chiaramente e direttamente, in TV, a decine di milioni di cittadini e cittadine del nostro Paese, si è schierato apertamente per le riforme “renziane”, pronunciandosi in modo netto per il “SI”. Il PCI esprime anche la sua profonda indignazione per l’evidente “elemosina politica” che Renzi ha chiesto – a microfoni mondiali aperti – ad Obama; denunciando – a nome dell’intero popolo italiano – anche il grave senso di umiliazione che il capo del governo ha inflitto, con il suo evidente atteggiamento di totale, grottesca e strisciante subordinazione al presidente degli USA, agli italiani e alle italiane.

Da decenni e decenni, ormai, i governi del nostro Paese chinano la testa al “padrone americano”, spingendo il nostro popolo a pagare le conseguenze – sul piano economico, politico, culturale e della genuflessione alla politiche di guerra degli USA e della NATO – di tanta subordinazione. Tuttavia vi sono stati uomini, anche in Italia, che hanno saputo, con dignità, alzarla la testa: fu il caso di Vittorio Emanuele Orlando, un liberale, che nel 1947 seppe accusare De Gasperi, per il Trattato di Pace, di “cupidigia di servilismo”. E ci fu Palmiro Togliatti, che nel discorso alla Camera dei deputati, il 10 luglio 1948, seppe duramente fustigare ( “Piano Marshall, un piano di guerra”) l’imbarazzante genuflessione della DC agli USA.

Le parole del liberale Orlando ( “cupidigia di servilismo”) sono oggi quelle che vanno esattamente usate per descrivere le mosse da cagnolino fedele che Renzi ha avuto a fianco di Obama, durante l’obolo USA al governo italiano.

Il PCI si rivolge ai lavoratori, agli intellettuali, alle donne, ai giovani: proprio a partire dal “SI”, prepotente e per noi umiliante, del padrone americano Obama, tutte e tutti noi, al referendum del 4 dicembre, esprimiamo un chiaro “NO”, di dignità e di Liberazione!

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