Sullo sciopero della Sanità.

di Segreteria Nazionale PCI

Il Partito Comunista Italiano concorda con le motivazioni di USB che ha proclamato lo sciopero del settore sanità per la giornata del 21 maggio 2021.

La pandemia ha evidenziato come una sanità basata sulla regionalizzazione sia carente e inefficiente e come, privilegiando il settore privato, risulti impossibile rispondere ai bisogni della popolazione. La Sanità pubblica deve essere potenziata e diffusa nel territorio. A questa necessità il governo Draghi risponde in maniera assolutamente insufficiente, diminuendo addirittura la percentuale della spesa sanitaria rispetto al PIL.

Decisione, questa, che contrasta con le necessità e le promesse e che conferma la volontà governativa di continuare nella privatizzazione più dissennata.
Il sistema sanitario che vogliamo non deve permettere differenze di prestazioni e di erogazione di servizi tra le varie regioni e deve eliminare le esternalizzazioni ed il precariato con l’assunzione a tempo indeterminato tutti gli operatori di cui ha bisogno.

Per questo il PCI si impegna a sostenere lo sciopero promosso da USB per il 21 maggio e parteciperà convintamente alle manifestazioni e ai presidi promossi a Roma e nelle altre città del nostro paese.

PIÙ STATO E MENO MERCATO!

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