🎯Sbarra nel Governo Meloni: il cerchio si chiude

Dopo un lungo percorso di allontanamento da quelli che sono i problemi che lavoratrici e lavoratori devono affrontare l’ormai ex segretario della CISL Luigi Sbarra (in carica fino a febbraio di quest’anno) accetta il ruolo di sottosegretario con delega al Sud nel governo Meloni. Dopo la non partecipazione agli scioperi generali e l’astensione nei referendum sul lavoro, finalmente il cerchio si chiude mostrando il ruolo reale avuto da Sbarra (e dalla CISL) nello scenario sindacale del nostro Paese. Così la deriva governativa da tempo perseguita ottiene un risultato tangibile, non certo favorevole a lavoratrici e lavoratori ma decisamente appagante per il neo sottosegretario.

È bene ricordare almeno due cose che il governo, del quale adesso fa parte Sbarra, ha realizzato. La prima è la legge sugli appalti e subappalti a cascata che ha contribuito in modo determinante all’aumento degli infortuni gravi e mortali nei luoghi di lavoro; la seconda è il DDL sicurezza trasformato in legge che limita il dissenso, la protesta e le lotte per l’ambiente e il lavoro garantito, sicuro e giustamente retribuito.

La scelta di Sbarra di accettare una poltrona in un governo chiaramente contrario alle esigenze e ai bisogni di chi lavora è il punto di arrivo naturale (e inglorioso) di quella concertazione che tanti danni ha portato ai lavoratori e che ha trasformato il conflitto in rassegnazione.

È necessario essere coscienti, invece, di quanto sia necessaria e utile la costruzione di una vera unità di lavoratrici e lavoratori che permetta di raggiungere un sostanziale miglioramento delle condizioni e un reale cambiamento di sistema. Un fronte di lotta che impedisca ambizioni personali che poco o nulla hanno a che fare con il benessere collettivo.

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