IL PCI CONDANNA L’ACCORDO MILITARE USA-ISRAELE

di Fosco Giannini, segreteria nazionale PCI; responsabile dipartimento esteri

usa-israele

Lo scorso 14 settembre gli USA ed Israele hanno firmato un accordo politico-militare il cui senso rimanda ad un chiaro disegno di rafforzamento e rilancio delle politiche imperialiste USA e NATO in Medio Oriente; rimanda al rafforzamento della politica   imperialista israeliana nella stessa regione del mondo e ad un’acutizzazione della lotta israeliana e nordamericana contro il popolo palestinese.

L’accordo politico-militare tra USA e Israele, ultimo dono di Obama alla politica di guerra degli USA e della NATO, prevede uno stanziamento di 38 miliardi di dollari da parte degli USA a favore dell’esercito israeliano e del suo apparato missilistico nucleare: tra i più grandi pacchetti di aiuti militari che gli USA abbiamo mai concesso, storicamente, ad uno Stato alleato.

L’accordo è il segno chiarissimo, da parte degli USA, di proseguire e rafforzare una propria politica di aggressione militare, di tipo planetario, quale risposta ad una propria e profonda crisi di egemonia economica sul piano mondiale.

Dai “golpe” che gli USA sostengono, oggi come e più di ieri, in tanta parte dell’America Latina, sino all’espansione militare ai confini della Russia e della Cina, passando per l’intervento militare continuo e largo raggio in tutto il Medio Oriente, la politica USA sempre più appare come quella che può portarci, a passo spedito, verso una crisi totale, che può sfociare in una terza guerra mondiale. Pericolo che lo stesso Papa Francesco ha più volte denunciato.

Il Partito Comunista Italiano (PCI) stigmatizza e condanna severamente il senso imperialista e guerrafondaio dell’accordo politico e militare tra USA e Israele del 14 settembre ultimo scorso e ancor più rafforza il proprio impegno nella battaglia per l’uscita dell’Italia dalla NATO e per la costruzione di un movimento di massa contro la guerra, il più vasto e forte possibile.

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