La forma di Stato sarà un mostruoso OGM.

Una nota di Antonio Macera, Direzione Nazionale PCI

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L’art. 117 esce stravolto dalla cosiddetta riforma costituzionale. Le Regioni, attualmente titolari di competenze legislative concorrenti e su “ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato”, con la Riforma Renzi/Boschi/Verdini saranno sottoposte al controllo commissariale del Governo centrale. Su proposta del Governo, infatti, ” la legge dello Stato può intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale”, così farnetica la deforma costituzionale. In buona sostanza, il principio autonomistico viene cancellato e con esso l’articolo 5 della Costituzione (che sta nella prima parte, quella che secondo i costituenti imbroglioni non verrebbe toccata) che aveva elevato tale principio da modello organizzativo a principio fondamentale dell’assetto costituzionale. Insomma, si passerà surrettiziamente dalla forma di Stato regionale, quale attualmente è l’Italia pensata dai costituenti del ’48, ad una forma di Stato “commissariale” che non esiste in natura, una sorta di mostruoso ogm, quale è l’Italia pensata dalla triade sopra descritta.

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