NO GUERRA NO NATO:PER LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA DALLE ARMI NUCLEARI, aderisci all’appello!

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato No Guerra NO NATO.

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La lotta per liberare l’Italia dalle armi nucleari ha mosso i suoi primi passi nella nobile terra di Dante.

Un grande inizio per lo sviluppo della pace in Italia e nel mondo.

E’ stata infatti approvata mercoledì 26 ottobre, dal Consiglio Regionale della Toscana, una mozione presentata dal consigliere Fattori del gruppo Sì Toscana a Sinistra, con l appoggio diretto di Pax Christi e dell’Unione Suore Domenicane che impegna la giunta a chiedere al Governo di rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari e a far sì che gli Stati Uniti rimuovano immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.

La deliberazione del Consiglio Regionale Toscano accoglie così il documento promosso dal Comitato No Guerra No Nato durante l’incontro svoltosi a Prato nel giugno 2016.

Il voto del Consiglio Regionale Toscano , che ricordiamo ha approvato integralmente senza alcun modifica, il testo della mozione presentata nel convegno di Prato rappresenta un importantissimo traguardo e contemporaneamente un punto di partenza per il rilancio della campagna per spingere il governo della repubblica ad esigere l’immediata ritiro della armi nucleari statunitensi presenti sul territorio nazionale.

Purtroppo quasi contemporaneamente il governo italiano, accodandosi vergognosamente agli Usa, si è schierato contro la Risoluzione, approvata a grande maggioranza nel primo comitato dell’Assemblea generale, che chiede la convocazione nel 2017 di una conferenza delle Nazioni Unite al fine di «negoziare uno strumento legalmente vincolante per proibire le armi nucleari, che porti verso la loro totale eliminazione» disattenendo nei fatti quanto lo stesso governo aveva promesso alla Conferenza di Vienna di due anni fa quando lo stesso aveva dato assicurazione sulla volontà del nostro paese di operare per il disarmo nucleare svolgendo un «ruolo di mediazione con pazienza e diplomazia».

Il nostro impegno, viste le ambigiutà e la colpevole complicità del nostro governo in una fase storica nella quale i venti di guerra soffiano impetuosi,deve essere massimo.

Invitiamo pertanto tutti comitati territoriali, i militanti a dare massima diffusione alla notizia dell’ approvazione dell’appello da parte del consiglio regionale toscano e contemporaneamente ad attivarsi con massimo dinamismo e creatività per chiedere a parlamentari, consiglieri regionali e comunali di promuovere nei territori e nelle assemblee di competenza territoriale la discussione della mozione,

Ricorda, la pace ha bisogno di te.

Il voto toscano dimostra non solo che è possibile portare la discussione sulle istanze e parole di pace all interno delle assemblee istruzionali ma chè è anche possibile ottenere da parte delle stesse assemblee una importantissima e positiva presa di posizione.

Comitato No Guerra No Nato.

APPELLO DA SOTTOSCRIVERE E DIFFONDERE

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BOZZA DI MOZIONE DA PROPORRE AI PARLAMENTARI E AI RAPPRESENTANTI IN ENTI LOCALI

CONSIDERATO che – secondo i dati forniti dalla Federazione degli Scienziati Americani (FAS) – gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Tur-chia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180.

CONSIDERATO che – come documenta la stessa U.S. Air Force – sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire le attuali B61 installate dagli Usa in Europa.

CONSIDERATO che – come documenta la FAS – la B61-12 non è solo una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucle-are, con un sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo, con una testata nucleare a quattro opzioni di potenza se-lezionabili, con capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bun-ker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.

CONSIDERATO che foto satellitari, pubblicate dalla FAS, mostrano le modifiche già effettuate nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre per in-stallarvi le B61-12.

CONSIDERATO che l’Italia mette a disposizione non solo il suo ter-ritorio per l’installazione di armi nucleari, ma anche piloti che – dimo-stra la FAS – vengono addestrati all’uso di armi nucleari con aerei ita-liani.

CONSIDERATO che l’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, il quale all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il con-trollo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamen-te».

I PROPONENTI CHIEDONO al Governo di rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari e, attenendosi a quanto esso stabilisce, far sì che gli Stati Uniti rimuovano immediatamente qualsi-asi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari

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