25 Aprile: per una società di Liberi ed Uguali.

di Giorgio Langella, Segretario Regionale PCI Veneto

In questi giorni si è scatenata una campagna violentemente denigratoria da parte del PD nei confronti dell’ANPI. Una campagna che tende chiaramente a “normalizzare” e distruggere l’ANPI stesso. Una campagna che proviene da chi ha tentato e tenta di stravolgere la Costituzione nata dalla Resistenza, da chi appoggia apertamente il regime neofascista che si è instaurato a Kiev, da quelli che giustificano e supportano le azioni degli USA contro chi si oppone al volere e all’arroganza imperiale, da chi sostiene acriticamente le violenze del governo israeliano nei confronti del popolo palestinese. Da chi si è schierato definitivamente (e da tempo) dalla parte dei padroni contro chi vive del proprio lavoro.

Tutto questo avviene in un periodo storico nel quale si vuole insultare la verità ponendo sullo stesso piano Partigiani e “ragazzi di Salò”, vittime e carnefici.

L’attacco all’ANPI è solo un altro capitolo della campagna di negazione della memoria e del ruolo fondamentale dei comunisti nella storia della liberazione dalla barbarie nazifascista. Questa negazione della storia la viviamo ogni giorno nelle dichiarazioni e nei comportamenti che sono diventati caratteristiche identificativa di un partito, il PD, che si è posto apertamente dall’altra parte della barricata.

È una situazione grave che evidenzia una pericolosa deriva autoritaria e antidemocratica con la recrudescenza di movimenti nazisti e fascisti nel nostro paese e in Europa.

Ancora una volta i comunisti sono chiamati a difendere la democrazia.

Ritengo sia dovere di ognuno di noi partecipare alle manifestazioni e alle iniziative per il 25 aprile con le nostre bandiere, i nostri simboli e i nostri ideali di liberazione da ogni fascismo sia esso quello violento, quello “elegante” e mascherato dal “buonismo” (oggi così di moda) o quello che, in nome e per conto del capitalismo trionfante, vuole negare e annullare quei diritti che i lavoratori organizzati hanno saputo conquistare con la Resistenza e le grandi lotte del dopoguerra.

Oggi più che mai come è necessario schierarsi. Decidere da che parte stare.

Noi comunisti siamo partigiani. Lo saremo sempre. Contro ogni fascismo dobbiamo lottare perché ogni giorno sia il 25 aprile. Noi, oggi e sempre, lottiamo per costruire una società di Liberi e Uguali.

 

 

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