Di Milena Fiore, Comitato Centrale PCI
Dal 19 al 23 giugno prossimi, a Roma, donne di tutto il mondo, militanti di organizzazioni femminili in lotta per l’emancipazione, la parità nella differenza tra i generi e la giustizia sociale, si riuniranno nella storica sede della Casa internazionale delle donne in occasione della sessione annuale della presidenza della Federazione democratica internazionale delle donne (FDIM/WIDF).
Fondata nel dicembre 1945 a Parigi, a conclusione di uno storico congresso a cui presero parte 800 donne, molte delle quali erano volti noti della Resistenza europea contro il nazifascismo, la FDIM/WIDF ha esteso nel corso dei decenni la sua presenza in tutti i continenti, grazie all’adesione di organizzazioni femminili aderenti ai movimenti di indipendenza nazionale e di liberazione dal colonialismo. In molti paesi, soprattutto del Sud del mondo, le associazioni aderenti alla FDIM/WIDF, spesso collegate alle forze della sinistra, sono vere e proprie organizzazioni di massa, impegnate sul terreno sociale e politico oltreché nella battaglia culturale.
Queste giornate di lavori culmineranno in tre iniziative pubbliche:
mercoledì 21alle 18 presso l’Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), la presentazione del libro “La Federazione democratica internazionale delle donne. Capitoli nella storia”, di Galina Galkina a cura di Ada Donno;
giovedì 22 ancora all’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico alle 18 il dibattito con Bianca Pomeranzi su “Crisi del capitalismo e geopolitica del mondo multipolare: uno sguardo di genere”,
e infine sempre giovedì alle ore 20 presso il Caffè Letterario (via Ostiense 95) serata conviviale in solidarietà con la Palestina con la presenza fra gli altri dell’eroica compagna Intisar Elwazir, presidente della General Union of the Palestinian Women, e dell’ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila.
Saranno tre straordinarie occasioni per incontrare compagne e dirigenti politiche provenienti da popoli in lotta, dalla Palestina all’Iraq, da Cuba al Venezuela, dalla Grecia alla Russia, raccogliendo da loro esperienze, sollecitazioni ed esempi per la comune lotta da condurre in ogni paese, con le specificità che i diversi contesti e le diverse problematiche da affrontare impongono.
Non capiterà molto facilmente di trovarci riunite assieme e poterci confrontare con compagne dell’esperienza e della importanza di quelle che saranno presenti a Roma, che potranno sicuramente aiutare anche noi in Italia ad avere una visione di più ampio respiro e a ritrovare la fiducia nella possibilità di una società umana, nella consapevolezza che un altro mondo è davvero necessario e possibile.