di Ufficio Stampa. Da diversi mesi il Dipartimento Esteri del PCI ha avviato una discussione con il Partito del Lavoro della Corea del Nord e con l’Ambasciata della Corea del Nord a Roma. Una discussione volta, da parte del PCI, a comprendere le ragioni materiali della pericolosa crisi coreana, una discussione della quale fa parte la consapevolezza della particolare aggressività militare di fase dell’imperialismo USA e della NATO e del conseguente tentativo “occidentale” di demonizzare e caricaturizzare la Corea del Nord. La discussione è sfociata in un’intervista che il compagno Fosco Giannini, responsabile esteri del PCI, ha rivolto ufficialmente al Partito del Lavoro della Corea del Nord. Ciò che pubblichiamo di seguito è la risposta complessiva del C.C. del Partito del Lavoro della Corea del Nord alle domande poste del compagno Fosco Giannini.
RISPOSTA DEL C.C. DEL PARTITO DEL LAVORO DELLA COREA DEL NORD
Al compagno Fosco Giannini; al Comitato Centrale del PCI
Cari compagni,
siamo molto lieti di poter comunicare direttamente al Vostro Partito e al popolo progressista italiano, tramite la nostra risposta all’intervista del compagno Fosco Giannini, le notizie relative alle lotte condotte dal nostro Partito per la costruzione del socialismo e della posizione del nostro Partito riguardante la situazione nella penisola coreana.
In questi giorni i mass media occidentali, controllati dalle forze imperialiste, si sono accaniti a demonizzarci, falsificando la realtà del nostro Paese e la vera natura della crisi della penisola coreana.
Considerando la volontà del Vostro Partito di far conoscere la nostra posizione al popolo italiano, come sostegno e incoraggiamento alla lotta giusta del nostro Partito, rispondiamo di seguito alle Vostre domande.
In questi anni, sotto la guida del compagno Kim Jong Un, nostro stimato Presidente, il Partito sta portando dinamicamente avanti la lotta per la realizzazione degli importanti Programmi di costruzione del socialismo, presentati al 7° Congresso del Partito del Lavoro di Corea.
Il nostro Paese ha raggiunto, con orgoglio, la posizione di un Paese forte, politicamente e militarmente, e in questa fase l’obiettivo principale a cui puntiamo e per il quale il Partito dedica più sforzi è quello volto alla costruzione di un Paese forte anche sul piano economico.
Il nostro Partito ha messo a fuoco tutte le strategie di fase dirette alla costruzione di un Paese anche economicamente forte, totalmente indipendente e che possa svilupparsi innanzitutto attraverso un più potente impulso della scienza e della tecnologia, che consideriamo le principali forze motrici.
Gli obiettivi principali della strategia quinquennale dello sviluppo economico nazionale del 2016-2020, che è attualmente in corso di esecuzione, sono relativi ai settori prioritari dell’economia, dei settori d’industria di base e diretti ad un forte miglioramento e innalzamento del livello di vita del popolo, anche aumentando la produzione nel campo dell’agricoltura e dell’economia leggera.
Attraverso le esperienze ricavate dalla vita reale, concreta, il nostro popolo è convinto che finché si segue la direzione del Partito del Lavoro di Corea, si può sicuramente giungere a costruire un Paese socialista, forte e prospero, un Paese nel quale il popolo può godere di una vita che nulla ha da invidiare agli altri popoli.
Nel nostro sistema socialista, il nostro popolo sta godendo di una vita politica indipendente e di valore, anche sul piano materiale sufficiente, e sta vivendo con l’ottimismo del futuro, consapevole delle politiche di carattere popolare del Partito e dello Stato, a partire innanzitutto dai sistemi completamente gratuiti dell’educazione, della cura e della salute.
Il nostro socialismo, che ha negli interessi delle masse popolari il suo obiettivo centrale e che considera le esigenze primarie del popolo le questioni più giuste e prioritarie, gode per questa politica della vicinanza e del sostegno totale del popolo.
Realizzare una fortissima unità tra il Leader, il Partito e il Popolo; garantirsi l’indipendenza attraverso una struttura militare potente e contare sulla nostra forza come forza motrice centrale: queste sono le chiavi fondamentali per il successo del nostro socialismo, che avanza affrontando tutte le sfide della storia.
L’imperialismo nord americano, inquietato dalle vittorie e dall’avanzare del nostro socialismo, tenta disperatamente di violare la sovranità e i diritti di sopravvivenza e di sviluppo del nostro Paese, mettendo in discussione il nostro programma di sviluppo nucleare per l’auto-difesa.
In questi giorni, gli imperialisti tentano di bloccare totalmente anche le nostre attività di commercio internazionale e gli scambi economici normali, intensificando il livello di provocazione militare e di pressione politico-diplomatica contro il nostro Paese.
Le sanzioni delle forze a noi avverse sono state allargate a tutti campi economici (persino sportivi) violando profondamente i diritti umani, i diritti del nostro popolo, bloccando ad esempio la spedizione delle attrezzature mediche e di farmaci forniti dalle Organizzazioni Internazionali per la cura dei bambini e delle donne incinte e che allattano.
Le false accuse degli Stati Uniti, volte ad affermare che il nostro deterrente nucleare rappresenti una minaccia alla pace mondiale, seguono una logica da gangster, così come il vero ladro grida “al ladro”.
Il quadro, vero, reale, entro il quale prendono forma le contraddizioni attuali della penisola coreana, è dato da un confronto tra il nostro Paese, che vuole legittimamente difendere la propria sovranità e la propria dignità di Stato e di Nazione, e la politica violentemente ostile e le costanti minacce nucleari che gli Stati Uniti d’ America hanno nei nostri confronti e che durano ormai da circa 70 anni.
Già durante la guerra di Corea gli USA avevano minacciato di lanciare la bomba atomica sul nostro territorio e dal 1957 hanno iniziato a schierare gli armamenti nucleari in Corea del Sud, contro di noi.
Dal 1970, gli USA hanno iniziato a intraprendere quelle che sarebbero divenute incessanti esercitazioni militari congiunte e su larga scala contro di noi, mettendo in campo le risorse strategiche nucleari.
Anche in questi giorni sono in corso le esercitazioni militari degli Stati Uniti contro il nostro Paese, nelle quali sono utilizzati e dispiegati tutti i loro potentissimi mezzi strategici nucleari, compresi i bombardieri nucleari strategici e i tre gruppi di portaerei collocati nei pressi delle coste della penisola coreana.
È rispetto a tutto ciò e per salvaguardare la sovranità nazionale e la pace sulla penisola coreana, che siamo stati costretti a scegliere la strada dell’armamento nucleare, ed oggi le nostre forze armate nucleari sono un detterente potente contro la guerra e l’attacco militare degli imperialisti americani.
L’atteggiamento degli Stati Uniti, che hanno da molto tempo messo in luce le loro intenzioni dirette a distruggere totalmente il nostro Paese (progetto lanciato persino dalla platea mondiale delle Nazioni Unite), dimostra chiaramente la giustezza e l’inevitabilità della nostra scelta volta allo sviluppo e al rafforzamento delle nostre forze armate nucleari.
La linea del nostro Partito diretta allo sviluppo parallelo dell’economia e delle forze armate nucleari, non è una contromisura temporanea mirata a fronteggiare il brusco cambiamento della situazione, ma quella alla quale dobbiamo costantemente attenerci per difendere gli interessi supremi della nostra rivoluzione.
La pace è il bene più prezioso per il nostro popolo, che subisce le minacce aggressive e costanti degli Stati Uniti da mezzo secolo.
Ma la pace non arriva da sola e l’unico modo per garantire che essa sia vera e stabile sulla penisola coreana è quello di raggiungere l’equilibrio della forza con gli Stati Uniti.
Non si può mai sperare di avviare un vero e sincero dialogo per la vera pace sulla penisola coreana finché non si elimina l’origine della politica ostile e la minaccia nucleare degli imperialisti americani nei confronti del nostro Paese.
Tutti gli Stati, compresi i nostri Stati vicini, devono rispettare la sovranità del nostro Paese e fare gli sforzi necessari a risolvere il problema della penisola coreana, attraverso modalità imparziali e giuste.
Ciò che è che sicuro è che difenderemo la pace sulla penisola coreana stroncando l’attacco anti-rivoluzionario degli imperialisti con il nostro contrattacco rivoluzionario, basato sulle nostre forze. E riusciremo a portare alla vittoria la causa dell’indipendenza delle masse popolari e del socialismo.
Il nostro Partito continuerà ad impegnarsi nel rafforzamento dei rapporti con il Partito Comunista Italiano, i comunisti italiani e il popolo progressista.
Vorremmo approfittare di questa opportunità per farVi pervenire i nostri migliori auguri per i vostri lavori, che mirano a mantenere la tradizione del movimento comunista italiano, difendere i diritti del popolo, dei lavoratori e ad allargare e consolidare il Partito.
In fine Vi invitiamo, quando Vi sarà possibile, a visitare il nostro Paese, per approfondire le relazioni tra i due Partiti e constatare la realtà socialista del nostro Paese e gli aspetti della vita del nostro popolo, che non possiamo descrivere tutti in questa lettera.
Cordiali Saluti.
Il Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea
Pyongyang, 16 novembre 2017