La Consulta boccia la “buona scuola”, è ora di abrogarla.

di Luca Cangemi, Segreteria nazionale PCI, responsabile Scuola e Dina Balsamo, Comitato Centrale PCI

La sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il comma 110 dell’art 1 della legge 107 (proposta dal Governo Renzi) e conseguentemente anche parte del decreto legislativo n.59 dell’aprile di quest’anno (approntato dal governo Gentiloni) rappresenta una pesante bocciatura della cosiddetta “buona scuola”.
A prescindere dal pur significativo merito della norma bocciata (l’illegittima esclusione dei docenti di ruolo dai concorsi), la sentenza della Corte sancisce solennemente come ci troviamo di fronte ad una legge, complessivamente, insostenibile non solo dal punto di vista sociale ma anche da quello giuridico.
E’ ormai chiaro che non si può più rinviare la cancellazione della legge 107 e dei decreti attuativi che il governo Gentiloni ha, illogicamente, voluto varare quando il disastro provocato dalla “buona scuola” era già innegabile.
Questo obiettivo sarà tra i punti programmatici essenziali che porteremo nell’ormai prossima campagna elettorale nazionale.

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