ALFANO, MINISTRO SENZA GOVERNO, A FIANCO DEI NAZIFASCISTI UCRAINI

di Fosco Giannini, responsabile Esteri PCI

Il quadro politico nazionale italiano è occupato dalla discussione sulla formazione del governo e sulle scelte che vanno mettendo a fuoco i vari partiti, di maggioranza e di opposizione. Appare  dunque naturale (ma naturale non è) che altre notizie, anche importanti, spariscano dalla discussione, vengano completamente ignorate dalle televisioni e dai giornali. Una notizia di queste, tuttavia, vogliamo togliere dal silenzio e rendere pubblica, per la sua densità politica e la sua valenza reazionaria. Si tratta di questo: lo scorso 19 marzo si è tenuta a Bruxelles una riunione del Gruppo Amici dell’Ucraina, che ha visto la presenza degli esponenti dei più importanti Paesi dell’Unione europea. In questa riunione era presente il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del governo italiano dimissionario Angelino Alfano, che è intervenuto anche nella sua qualità di Presidente in Esercizio OSCE ( Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). Bene: pur dal suo evanescente pulpito da ministro senza più governo, Alfano si è prodotto  in una lunga prestazione oratoria a favore del governo a sostegno nazifascista di Kiev, esprimendo, a nome del nostro Paese, la massima solidarietà all’Ucraina “nera” di Poroshenko, sostenuta economicamente, politicamente e militarmente dagli USA, dalla NATO e dall’Ue. Alfano ha anche affermato, a nome di un governo Gentiloni e filo PD che non esiste più, che il nostro Paese lavorerà per l’unità e l’integrità nazionale dell’Ucraina ( Alfano è , come Poroshenko, per togliere con le armi la Crimea alla Russia e perché il Donbass sia riconquistato da Kiev col sangue?). Tutto ciò, ha chiosato Alfano, per difendere la pace internazionale e “la stabilità dell’Europa”. Una stabilità evidentemente da raggiungere, nell’ottica di Alfano e dei Paesi OSCE, grazie all’ integrale occupazione militare USA e NATO sull’intera Ucraina e sull’intera Europa, quale avamposto bellico contro Mosca e Pechino ( occupazione militare  dell’intera Europa da parte degli USA e della NATO i cui lavori, peraltro, sono in  avanzatissimo stato).

Il PCI stigmatizza severamente la linea politica reazionaria e guerrafondaia espressa da Alfano di fronte agli esponenti OSCE dei Paesi dell’Ue, ribadendo invece sia la propria, totale, condanna del governo a carattere nazifascista di Kiev e gli interventi militari e politici USA, NATO e Ue che hanno portato a tale orrore, che la propria, totale, solidarietà alla lotta antifascista del Partito Comunista dell’Ucraina e del popolo ucraino, di Kiev, del Donbass e della Crimea.

One Comment

  1. Luca

    Ma perché il PCI non stigmatizza severamente la linea politica reazionaria e guerrafondaia della Russia che ha invaso occupandone i territori la pacifica Ucraina per ben due volte?

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