Dichiarazione di Luca Cangemi, PCI
Nel mese di maggio la scuola italiana viene largamente coinvolta dalla triste sagra dell’INVALSI. Una sagra costosa per le finanze pubbliche, assurda e pericolosa che condiziona e distorce l’attività di insegnamento, sempre più trasformata in un’opera di addestramento a superare i test, fin dalle elementari- ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI
La tenacia con cui si si ripropongono le prove Invalsi, nonostante le argomentate critiche culturali e didattiche a cui sono state autorevolmente sottoposte, conferma che esse rappresentano uno degli strumenti principali del processo di controriforma reazionaria della scuola italiana. Con le prove Invalsi, infatti, l’aziendalizzazione entra nel cuore dell’attività didattica, colpendone l’essenziale carattere critico e limitando la stessa libertà d’insegnamento.
I comunisti sostengono attivamente la resistenza che docenti e studenti oppongono, in varie forme alle prove INVALSI, e sono impegnati in questi giorni nella raccolta delle firme per la legge di Iniziativa popolare per la scuola della Costituzione, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di liberare l’istruzione italiana dall’assurdo giogo dei quiz- ha concluso Cangemi.