VENEZUELA: GRANDE VITTORIA DI MADURO E DEL POPOLO RIVOLUZIONARIO!

di Fosco Giannini

Il PCI esprime la propria, grande, soddisfazione per l’ennesima vittoria elettorale del compagno Presidente Maduro e del movimento rivoluzionario “chavista” in Venezuela, garantendo altresì il proprio, totale, appoggio e la propria solidarietà internazionalista alla Rivoluzione venezuelana. L’attacco e l’impegno imperialista per la sconfitta di Maduro sono stati di entità impressionanti, mai prodotti sinora, nonostante che sin dalle prime vittorie di Hugo Chavez abbiamo visto scatenarsi in Venezuela la spinta “golpista” dell’imperialismo USA e delle forze reazionarie venezuelane. Attorno a quest’ultima tornata elettorale le forze “golpiste” hanno tuttavia superato se stesse, mettendo ferocemente in campo una strategia del terrore e del sangue continua, con attentati militari portati avanti uno dopo l’altro in ogni zona del Paese; con la guerriglia fascista  e delle squadracce mercenarie al soldo degli USA e delle opposizioni ultraliberiste interne fatta scoppiare ovunque e che ha prodotto centina di morti e migliaia di feriti, tra i cittadini e i lavoratori, col chiaro intento di disseminare la paura e l’odio verso Maduro e la Rivoluzione “chavista”; con una guerra economica organizzata scientemente dai servizi segreti USA e dalle forze controrivoluzionarie venezuelane che ha portato ad un’incetta  di vaste proporzione dei beni di prima necessità ( e alla loro “sparizione” dai mercati); con la strategia mafiosa dei mercenari e delle truppe controrivoluzionarie che hanno fatto riapparire le merci sul mercato nero, attribuendo la colpa della mancanza di merci al governo “chiavista” e attribuendosi poi  il merito di “distribuire le merci al popolo”; attraverso una gigantesca operazione di speculazione monetaria e finanziaria sorretta sul piano internazionale, e organizzata direttamente da Washington, volta alla creazione, in modo quasi del tutto artificioso, di una iperinflazione; attraverso un blocco commerciale e finanziario di carattere internazionale, ma guidato dagli USA, persino più feroce di quello riservato a Cuba; un investimento economico e politico immenso, da parte delle forze imperialiste e filo americane, diretto ad egemonizzare completamente lo spazio mediatico venezuelano, raccontando giorno e notte “l’orrore violento e sanguinario” della Rivoluzione “chavista” e creando un fronte mondiale anti Maduro di grandi proporzioni, tentando di orientare così, in senso controrivoluzionario, sia il popolo venezuelano che i popoli e gli Stati dell’America Latina e del mondo.

Il risultato delle elezioni in Venezuela, tuttavia, dice chiaramente che nonostante questo poderoso impegno il messaggio imperialista non è passato e il popolo venezuelano ha scelto di nuovo la Rivoluzione!

Le elezioni si sono svolte sotto il segno di una grande mobilitazione popolare, segnata dalla serenità rivoluzionaria e pacifica che Maduro aveva chiesto al proprio popolo, da una scelta popolare diretta a riaffermare la volontà rivoluzionaria innanzitutto attraverso una scelta di responsabilità di massa volta al rifiuto della violenza e al rifiuto di cadere nella trappola delle provocazioni terroristiche delle squadracce fasciste e mercenarie. Il prodotto di questa linea di massa e non violenta è stato il seguente: Maduro ha ottenuto il 70% dei voti ( 6 milioni di consensi su 9 milioni di votanti), mentre il primo dei tre oppositori ha ottenuto solo il 21%, il minor risultato che le opposizioni abbiano mai conseguito durante i vent’anni “chavisti”. Ora, le opposizioni, denunciano il fatto che a votare si sia recato “solamente” il 50% degli aventi diritto: ma è, questa, una denuncia tanto ipocrita quanto irrazionale, alla luce della spinta enorme, sociale, politica e mediatica, che gran parte delle opposizioni hanno messo in campo proprio per convincere i venezuelani a non votare, “per non legittimare” il Presidente Maduro”. Al contrario di ciò che viene denunciato è invece molto probabile che una più alta percentuale di votanti avrebbe persino rafforzato la vittoria “chavista”.

Alla luce dell’attacco “golpista” generale che l’imperialismo Usa scatena in gran parte dell’America Latina ( e che vede il compagno Lula tra le prime e più importanti vittime) consideriamo la grande vittoria elettorale di Maduro una risposta ed un argine rivoluzionario, non solo per il Venezuela ma per l’America Latina tutta.

 La vittoria di Maduro depone a favore ed evoca con più forza la possibilità che in Venezuela si possa rilanciare il progetto di trasformazione sociale generale, segnato dal “chavismo” rivoluzionario: consolidamento e sviluppo delle conquiste sociali, un’economia diversificata ( meno dipendente dal petrolio) ma sociale, segnata da nuovi processi di socializzazioni e nazionalizzazioni; una maggiore indipendenza dai mercati monetari e finanziari mondiali; un rafforzamento del fronte antimperialista internazionale; la costruzione di una società socialista, con un sempre più ampio sviluppo del potere popolare, sulla scorta, nello spirito e nel rispetto della Costituzione “chavista”.

Il PCI, salutando con gioia la vittoria del compagno Maduro, riprende e rilancia la parola d’ordine rivoluzionaria del popolo venezuelano:

Chavez presente!

Maduro Presidente!

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