A FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE! CONTRO LE POLITICHE IMPERIALISTE !

Il PCI della Toscana propone un ODG da presentare nelle sedi istituzionali   

 Ordine del Giorno:sui gravi fatti di Gaza e la tragedia palestinese 

Tenuto conto che i cittadini e le cittadine del mondo ancora una volta si trovano spettatori dell’ennesima azione militare compiuta dallo Stato di Israele nei confronti dei cittadini palestinesi dal 30 marzo, data in cui sono iniziate le manifestazioni per la Marcia del Ritorno, le forze israeliane hanno ucciso circa centoquindici palestinesi nell’enclave costiera di Gaza e ferito più di dodicimila persone, il 53% delle quali colpite da munizioni letali (fonte Infopal) questi numeri sono la tragica e incontestabile volontà di negare perfino lo status umano al popolo palestinese da parte dello Stato di Israele Visto che negli stessi giorni ed in maniera provocatoria (così come ammonito da moltissime istituzioni internazionali) gli USA hanno deciso di spostare la loro sede diplomatica dalla capitale Tel Aviv nella città di Gerusalemme tale operazione, non condivisa e contrastata dalle Nazioni Unite, ha avuto la volontà di dimostrare che Gerusalemme sia la capitale dello Stato di Israele e contemporaneamente, di fatto, ha sancito la morte del processo di pace basato sul principio cardine “due popoli, due Stati” la reazione dei Paesi del Medio Oriente come del resto del mondo è stata di condanna assoluta di Israele e l’assenza della quasi totalità delle rappresentanze dei Governi e degli Stati del mondo all’inaugurazione della nuova Ambasciata statunitense – avvenuta il 14 maggio 2018 – ha sottolineato la decisione unilaterale e scellerata presa dalle due Nazioni Considerato che le manifestazioni organizzate nelle ultime settimane a Gaza e nel resto della Palestina reclamano l’applicazione della risoluzione 194 dell’ONU, che stabilisce il diritto al ritorno nella loro terra e nella loro casa in condizioni di pace e sicurezza ai profughi palestinesi espulsi nel 1948 dall’attuale territorio israeliano Preso atto che è parere della stragrande maggioranza dei Paesi membri delle Nazioni Unite che, come sempre, la reazione del Governo israeliano di fronte alle suddette manifestazioni sia, per usare un eufemismo, “sproporzionata” Riaffermando che secondo il diritto internazionale ogni popolo che vede il proprio territorio occupato da uno Stato straniero ha diritto a ribellarsi per porre fine all’occupazione Sottolineando che le forme di lotta intraprese dai cittadini palestinesi nelle manifestazioni suddette sono state di fatto non violente e che quindi i morti e i feriti sono stati tutti della loro parte, bambini compresi    Il Consiglio Comunale di… esprime sdegno e dolore per la morte dei civili palestinesi a Gaza e nel resto del territorio palestinese si unisce e sostiene tutte le istituzioni che chiedono un’indagine indipendente e trasparente delle Nazioni Unite per determinarne le responsabilità invita il Governo italiano a convocare l’ambasciatore d’Israele per presentargli formali contestazioni per la violazione dei diritti umani e l’ingiustificata violenta reazione che il Governo israeliano mette in atto nei confronti dei cittadini palestinesi Impegna il Sindaco e il Comune di…: a chiedere al Parlamento la cessazione di ogni rapporto militare , di vendita e scambio di materiale bellico con lo Stato di Israele ad aderire, come hanno già fatto molte personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, organizzazioni, associazioni e municipalità italiane e straniere – ultimo in ordine di data il Comune di Dublino – all’appello della Società Civile Palestinese al boicottaggio, al ritiro degli investimenti e all’applicazione di sanzioni contro lo Stato di Israele, fino a quando questo non rispetterà il Diritto Internazionale ed i Principi Universali dei Diritti dell’Uomo a promuovere iniziative di solidarietà con la lotta del popolo palestinese per la propria indipendenza; per lo smantellamento degli insediamenti ebraici in Cisgiordania; contro l’espulsione degli abitanti della parte araba di Gerusalemme, sostituiti da coloni ebrei; per la fine del blocco terrestre e navale che fa di Gaza una prigione a cielo aperto a favorire e patrocinare iniziative che mettano a confronto esponenti palestinesi ed israeliani contrari all’occupazione e alle colonie, nell’ottica della ricerca di un percorso comune fra i due popoli che garantisca a entrambi la libertà, la sicurezza, il benessere e la pienezza dei diritti, collettivi e individuali

 Il Consiglio Comunale impegna il suo Presidente ad inviare il presente atto 

Alla Presidenza della Repubblica

Alla Presidenza del Senato della Repubblica

Al Presidente della Camera dei Deputati

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Presidente dell’ANCIAl Presidente della Comunità Palestinese in Italia

Al Presidente della Comunità Israeliana in Italia

 

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