da solidnet.org
Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Il 16 luglio 2019, la Corte Costituzionale dell’Ucraina (CCU) ha emesso una sentenza in merito all’appello costituzionale di 46 deputati dell’Ucraina circa la conformità con la Costituzione dell’Ucraina della legge dell’Ucraina “Sulla condanna dei regimi totalitari comunisti e nazionalsocialisti (nazisti) in Ucraina e il divieto di propaganda dei loro simboli ” datato 9 aprile 2015 n. 317-VIII.
Contrariamente alle aspettative e alle opinioni dei principali esperti nel campo del diritto costituzionale e dei diritti umani in Ucraina, con la presente decisione, la Corte ha riconosciuto come costituzionale questa legge chiaramente anticostituzionale e antidemocratica.
La discrepanza della legge dell’Ucraina n. 317-VIII del 9 aprile 2015 rispetto alla Convenzione per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali e alle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo è stata stabilita dalle competenti istituzioni giuridiche internazionali e si è riflessa nella relazione dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani sull’osservanza del rispetto dei diritti umani in Ucraina del 16 febbraio 2015 e del 15 maggio 2015. Ma questo fatto è stato ignorato dall’organo di giurisdizione costituzionale. A sua volta, la Commissione europea “Per la democrazia attraverso il diritto” (Commissione di Venezia) e l’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani del 18-19 dicembre 2015 nella 105a riunione plenaria hanno adottato una risoluzione ad interim congiunta riguardante questa legge che, in particolare, stabilisce l’inadempienza dichiarata da parte della presunta legge costituzionale delle norme internazionali per la protezione dei diritti umani e delle libertà.
La Corte Costituzionale dell’Ucraina ha basato questa decisione esclusivamente su motivi politici. Ciò è evidente dal messaggio di informazione ufficiale sul sito web della Corte.
Senza citare alcun argomento legale (che non può esistere) per motivare la sua decisione, la Corte fa riferimento a quanto segue:
“Per la loro natura criminale, i regimi comunisti e nazisti erano uguali, e i loro metodi di attuazione della politica repressiva dello stato erano identici. Questi regimi hanno negato categoricamente la possibilità dell’esistenza di uno stato indipendente ucraino, hanno perseguitato i suoi sostenitori e hanno ostacolato il risveglio nazionale ucraino”.
“… diverse generazioni di ucraini hanno vissuto in un’atmosfera di paura universale per la mancanza di libertà, si sono trovate in condizioni di restrizioni arbitrarie dei diritti civili e politici e di altri diritti e libertà”.
“Una delle ragioni principali delle enormi perdite umane nell’URSS, in particolare in Ucraina, durante la seconda guerra mondiale risiede nel fatto che il regime nazista e il regime comunista avevano la stessa essenza antiumana”.
“Per diversi decenni, la stella rossa, la falce e il martello incrociati e altri simboli del regime comunista sono stati ampiamente utilizzati dalle forze anti-ucraine per diffondere un’atmosfera di paura, odio e aggressione, per negare il diritto del popolo ucraino al proprio stato indipendente”.
Di conseguenza, la Corte ha concluso che “la condanna dei regimi nazista e comunista da parte della legge e il divieto di utilizzare i loro simboli sono sanciti allo scopo legittimo di impedire un ritorno al passato totalitario”.
È ovvio che la CCU è passata dall’essere una corte a un corpo di repressione politica, e questa sua decisione è puramente politica e non ha nulla a che fare con la legge. Naturalmente, nominata dal regime dell’ex presidente Poroshenko, la maggioranza dei giudici della CCU ha eseguito l’ordine politico del loro “capo”, e ha commesso un crimine contro la memoria storica, la Costituzione dell’Ucraina e gli standard di protezione dei diritti umani.
Cari compagni e amici, non abbiamo dubbi che questa decisione sarà utilizzata per scatenare una nuova ondata di repressione contro il Partito Comunista, i suoi membri e sostenitori.
In queste circostanze, abbiamo urgentemente bisogno del vostro sostegno!
Ci saranno utili azioni e dichiarazioni che condannano la decisione criminale della Corte Costituzionale e la repressione del regime al potere!
Inoltre, vi chiediamo di utilizzare tutte le possibili leve di influenza nelle organizzazioni internazionali e nei governi nazionali al fine di condannare questa decisione criminale della CCU, al fine di imporre sanzioni nazionali e internazionali alle persone coinvolte nell’adozione di questa decisione della CCU, politicizzata e criminale per natura e forma.