Bolivia, il parlamento UE dalla parte dei golpisti

di Francesco Valerio della Croce, Segreteria nazionale e Responsabile Esteri del PCI

Il Partito Comunista Italiano denuncia la risoluzione 2019/2896(RSP) presentata (in primis, dal pessimo Tajani) e approvata ieri dal Parlamento Europeo che riconosce l’illegittima e golpista Jeanine Áñez quale presidente della Bolivia e avalla esplicitamente il colpo di Stato avvenuto.

Denunciamo:

  • il sostegno della UE alla nomina di una nuova composizione del tribunale elettorale;
  • il vergognoso sostegno alla tesi – da nessuno provata – del’esistenza di brogli elettorali alle ultime elezioni boliviane che hanno decretato incontrovertibilmente la vittoria di Evo Morales, unico legittimo presidente del Paese;
  • le parole vergognose e arbitrarie con cui il presidente Morales, che ha guidato democraticamente ed ininterrottamente col consenso del suo popolo la Bolivia dal 2006 al 2019, viene identificato come “personalità controversa”;
  • l’assenza di qualsiasi critica esplicita e condanna alle inaudite violenze politiche perpetrare da gruppi armati, eterodiretti e fascisti contro la popolazione e i lavoratori della Bolivia, i dirigenti del MAS e le loro famiglie (ad iniziare da quella del presidente Morales);
  • l’assunzione da parte della UE, in un contesto del genere, del ruolo di vero e proprio ingerente (altro che “ruolo di mediazione”) negli affari politici interni di un Paese, nel pieno sostegno pertanto del colpo di Stato avvenuto.

Denunciamo, infine, la bocciatura della mozione presentata dai comunisti e dalla sinistra di classe contro il golpe in Bolivia.

Il PCI, pertanto, condanna la risoluzione approvata dal Parlamento europeo, che sempre più si caratterizza per il suo allineamento a posizioni filoimperaliste, antipopolari, anticomuniste. Un’ ulteriore conferma della natura imperialista e liberista dell’Unione stessa.

I comunisti, al contrario, confermano il loro sostegno al presidente Morales, al MAS e a tutte le forze politiche e sociali rivoluzionarie che in questo momento in Bolivia resistono e lottano per sconfiggere i nemici della democrazia e del socialismo, per sconfiggere l’imperialismo, i suoi agenti e le forze capitaliste e borghesi che hanno animato dal primo momento il golpe.

Tutte le forze democratica coerentemente antimperialiste ed internazionaliste sono chiamate a intensificare la controinformazione militante e la mobilitazione internazionalista.

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