Nel rinnovare la solidarietà all’Ambasciata cinese in Italia per gli attacchi che sta subendo in queste ore, pubblichiamo di seguito la posizione espressa dal suo Portavoce circa i gravi fatti di ingerenza politica compiuti, in primo luogo, da Fratelli d’Italia e dai Radicali, a cui si sono presto associati altri esponenti di partiti come Lega e Pd.
Noi comunisti difendiamo il principio di non interferenza negli affari interni dei Paesi sovrani e lavoriamo per la cooperazione e il rafforzamento delle relazioni tra Italia e Repubblica Popolare Cinese.
Francesco Valerio della Croce, Segreteria nazionale Pci e Responsabile Esteri
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” Nell’ultimo periodo, si è registrata una escalation nelle attività criminali e violente ad Hong Kong che stanno spingendo la città in una situazione di pericolo estremo e ne stanno calpestando gravemente lo stato di diritto e l’ordine sociale, danneggiandone seriamente prosperità e stabilità, minacciando il principio fondamentale noto come “un paese, due sistemi”.
Il segretario generale di Demosisto di Hong Kong, Joshua Wong, ha pianificato e partecipato al caos, alle violenze e agli attacchi alla polizia; tutte azioni criminali che ne hanno determinato l’arresto e attualmente si trova in una condizione di libertà provvisoria in attesa del processo. Joshua Wong ha distorto la realtà, legittimato la violenza, criticato il principio “un paese, due sistemi” e chiesto pubblicamente l’ingerenza di forze straniere negli affari di Hong Kong, comportandosi come un clown saltellante “pro-indipendenza di Hong Kong”.
Alcuni politici italiani hanno ignorato i fatti appena descritti e hanno voluto con determinazione fare la videoconferenza con Joshua Wong, fornendo una piattaforma per un separatista “pro-indipendenza” di Hong Kong e appoggiando la violenza e il crimine. Si è trattato di un grave errore e di un comportamento irresponsabile per cui siamo fortemente insoddisfatti ed esprimiamo la nostra più ferma opposizione.
Vogliamo ribadire che gli affari di Hong Kong appartengono alla politica interna della Cina e nessun paese, organizzazione o singolo ha alcun diritto di interferirvi. Speriamo che le persone coinvolte rispettino la sovranità cinese e si impegnino in azioni che aiutino l’amicizia e la cooperazione tra Italia e Cina e non il contrario.”
29/11/2019